Jupp può essere il più vecchio tecnico vincente in Europa
Chissà se il tanto amato pastore tedesco Cando avrà abbaiato anche stavolta due volte. Jupp Heynckes, il nonno della Champions League a quasi 73 anni, a ottobre scorso, al momento di subentrare a Carlo Ancelotti sulla panchina del Bayern, aveva raccontato del «placet» del suo cagnone: «Ha abbaiato due volte, a riprova che è la scelta giusta». Jupp, che in Baviera ha portato fra l’altro la Tripletta del 2013, vincendo a Siviglia ieri sera ha messo di fila 12 successi in Champions: 5 nel 2012-13 e 7 in questa stagione. Inoltre è il primo tecnico tedesco a vincere al Sanchez Pizjuan: finora in 11 match casalinghi coi club tedeschi gli andalusi ne avevano vinti 7 e pareggiati 4. Il vecchio Jupp ora quasi quasi ci spera di diventare il tecnico più anziano a sollevare un trofeo europeo: Raymond Goethals quando vinse la prima Champions League col Marsiglia nel 1993 aveva 71 anni e 231 giorni.
QUARTI «Abbiamo perso la palla troppo spesso e questo ha permesso al Siviglia di creare occasioni - ha detto Heynckes - . Siamo cresciuti nella ripresa e alla fine abbiamo meritato di vincere. A livello psicologico è stato molto importante pareggiare subito, anche se con un po’ di fortuna. Se però vogliamo vincere la Champions League dobbiamo crescere». Così ha sfatato il tabù spagnolo (bavaresi eliminati di fila contro Real (due volte), Barcellona e Atletico negli ultimi quattro anni. D’altronde il Siviglia di Montella non è ancora a livello delle tre big di Liga; gli andalusi non giocavano un quarto di Campioni/Champions da 60 anni, il Bayern è al suo 29° appuntamento, solo il Real Madrid a 35 ne ha disputati di più.
ESPERTO E anche l’esperienza personale di Jupp è infinita. In panchina da quasi 40 anni (1979, al Gladbach) ha vinto da manager anche in Spagna, la Champions del 1998, quella del Real di Mijatovic contro la Juve. Il Bayern, l’ha richiamato nel 2009 e nel 2011. Lui non ha rifiutato. Come stavolta. E ha vinto fra l’altro 3 Bundesliga.
GIOVANE «Mi sento bene dal punto di vista fisico e psicologico - ha detto, tornando a Monaco -. Qualcuno è vecchio a 45 anni e altri sono giovani a 70. Ho visto un sacco di partite in questi anni. Ho un piano preciso e sono sicuro che ci risolleveremo». Finora non ha sbagliato un colpo, o quasi: 31 match, 27 vittorie e soli 2 k.o. Sabato può portare a casa un’altra Bundesliga. E il 26 maggio un’altra Tripletta. Vecchio? A chi....
●«Abbiamo perso la palla troppo spesso, per vincere la Champions bisogna crescere»