La Gazzetta dello Sport

Austriaci spavaldi «Il pareggio non ci basta»

- Elmar Bergonzini ROMA

Un film già visto. Il Salisburgo è sicuro di poter fare bene a Roma, perfino di avere ottime possibilit­à di vincere. Proprio come fatto a Dortmund nel turno precedente. «Un 2-1 o un 3-2 per la Lazio non può renderci felici – ha spiegato il tecnico degli austriaci Marco Rose –. Siamo ambiziosi, siamo venuti a Roma per vincere, un pareggio con gol potrebbe andar bene, ma non firmo nemmeno per quello». Rose d’altronde in Europa sta facendo benissimo. Compresa la Youth League, che l’anno scorso ha vinto alla guida del Salisburgo primavera, non ha perso nemmeno una delle 23 partite europee disputate. Eppure di avversari forti ne ha incontrati parecchi: l’anno scorso, con i baby, ha battuto 5-0 il Psg, poi 2-1 l’Atletico Madrid e il Barcellona. In questa stagione, con i grandi, ha eliminato Real Sociedad e Dortmund: «Non so dire se la Lazio sia superiore alle squadre che abbiamo affrontato, ma gioca in maniera diversa».

COL ROMBO Anche Stefan Lainer, cuore pulsante della squadra austriaca, è convinto che il Salisburgo possa fare bene: «Non abbiamo paura, anche perché è un termine inadatto. In gare del genere parlerei di tensione, ma abbiamo già battuto squadre di tradizione, quindi siamo abituati». Il Salisburgo scenderà in campo col 4-3-1-2, col centrocamp­o a rombo: Samassekou davanti alla difesa, Schlager dietro le punte. Recuperato Berisha, non ci saranno invece Yabo (infortunat­o) e Hwang (squalifica­to). Per questo accanto a Dabbur (23 gol stagionali) ci sarà Gulbrandse­n. Rispetto al precedente del 2009 il Salisburgo (che vinse a Roma 2-1) ha ancora due giocatori in rosa: Ulmer, che giocherà titolare, e Leitgeb, che invece partirà dalla panchina. Nove anni fa erano in campo entrambi. Anche per questo in casa Lazio sperano non sia un film già visto.

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