Fiocchi d’oro: da Thoeni alla Goggia che festa
DA THOENI A GOGGIA EMOZIONI AZZURRE DA VIVERE: SONO FIOCCHI D’ORO
A Milano una notte di stelle. Guardando a Pechino 2022
Da Gustavo Thoeni a Sofia Goggia, dal fiocco d’oro alla leggenda al fiocco d’oro della stagione. La prima edizione del premio organizzato dalla Gazzetta dello Sport e dalla Federazione sport invernali corre dal più vincente dello sci, con le 4 coppe generali e le 5 di specialità, all’atleta che nell’ultima stagione ha fatto la storia con due prime volte: l’oro olimpico in discesa (mai successo prima a un’azzurra) e la coppa di specialità.
LA LEGGENDA Thoeni si commuove, sorpreso da un premio che non si aspettava «pensavo di essere qui per partecipare alla serata, non certo di essere un protagonista» dice dopo essere stato chiamato sul palco da Gianni Valenti, vicedirettore vicario della Gazzetta dello Sport, e Karen Putzer, l’ex azzurra che dopo l’esperienza di commentatrice per Eurosport ha debuttato nel ruolo di presentatrice. Thoeni si è guadagnato l’applauso più caldo della serata, ha spiegato che il suo sci era un’altra cosa, che «noi eravamo i pionieri della Coppa del mondo, correvamo anche in condizioni in cui ora non si gareggerebbe». Per Hirscher, il campione delle sette coppe del Mondo, tanta ammirazione: «Un fenomeno che da tanti anni non sbaglia una gara». Nella sala Buzzati di via Balzan hanno sfilato i protagonisti della stagione. A partire dalla regina, Sofia Goggia, che alla Gazzetta a gennaio non aveva avuto timore di dichiarare: «Parliamo pure di Olimpiade, io voglio vincere». Tolti scarponi e tuta per qualche ora – la Goggia è arrivata direttamente dalle piste del Passo San Pellegrino dove si sta allenando con le velociste -, una Sofia in abito nero lungo e tacco è già pronta a rilanciare: «L’anno scorso dopo i 13 podi e il bronzo ai Mondiali mi chiedevo: adesso cosa ci sarà di meglio? Ed è capitato questo. Per vincere la Coppa generale bisogna cominciare da quelle piccole. I prossimi obiettivi sono di cercare a mettere a posto il gigante, di provare a prendermi la coppa di superG, di confermarmi in discesa». E poi, rivolta a Michela Moioli, l’amica come lei protagonista della doppietta Giochi-Coppa: «L’anno prossimo ci sono i Mondiali, proveremo a vincere anche quelli». Lo sci premia con il fiocco d’argento Peter Fill, alla terza coppa di fila con la combinata dopo il bis in discesa. «L’obiettivo era la discesa, è arrivata questa – spiega Peter, che sta uscendo dall’infortunio muscolare che l'ha fermato a fine stagione -. Non si finisce mai di imparare, ora voglio tornare competitivo in discesa».
EMOZIONI In poco più di un’ora si vedono le immagini della stagione appena conclusa sulla neve e sul ghiaccio, si rivivono le emozioni delle gare olimpiche di PyeongChang. Le delusioni del podio mancato per 2 millesimi da Dominik Fischnaller («Mi fa ancora male. Ma guardo avanti, sono motivato»), della prestazione mancata nella gara più importante dell’anno per Omar Visintin («Mi aspettavo di più, ma si riparte da qui»), l’adrenalina degli sprint di Dome Windisch, che però non ha ancora deciso quando fonderà la medaglia per farne un anello alla fidanzata («Lei è qui in sala, non posso dire troppo» ride). La più elegante (e timida) è Lisa Vittozzi, premiata dal suo mito, Piller Cottrer: «Non si può avere rammarico per un quarto posto quando si è dato tutto» dice Lisa. Questi sono sport coi fiocchi.
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LA PRIMA EDIZIONE DEL PREMIO ORGANIZZATO DALLA GAZZETTA E DALLA FISI HA RACCOLTO I PROTAGONISTI DELLA STAGIONE