La Gazzetta dello Sport

Il fallimento non è uguale per tutti

●L’Arezzo resiste nonostante sia in arrivo un altro -6: 2 vittorie di fila e ora la sfida con il Cuneo

- Marco Piga AREZZO

«Non possiamo permettere che questi personaggi ci tolgano la passione. Se ci faranno giocare, sarà battaglia totale». Massimo Pavanel era stato chiaro prima della concession­e dell’esercizio provvisori­o e i suoi ragazzi, guidati dai vecchietti terribili Cutolo e Moscardell­i, lo hanno preso alla lettera. È un Arezzo tutto grinta e cuore che non si arrende, nonostante un’annata disgraziat­a, e dopo le due vittorie di fila contro Pro Piacenza e Livorno culla il sogno salvezza. Stipendi non pagati con conseguent­i penalizzaz­ioni (già -9 e altri 6 in arrivo dopo l’ennesimo deferiment­o), le pseudo cessioni con Neos, Matteoni, Gatto che avevano illuso la piazza senza cacciare soldi e mandando nel baratro una società già minata dalla gestione Ferretti, il rinvio di tre gare imposto dalla Lega, il fallimento e la concession­e dell’esercizio provvisori­o; tutto lasciava presagire a una resa anche sul campo.

RESISTENZA Invece la squadra non ha mollato di un centimetro, anzi ha vinto e convinto giocando con foga e rabbia agonistica strappando applausi alla tifoseria che insieme al comitato Orgoglio Amaranto continua a studiare iniziative per finanziare e garantire questo finale di stagione. I due curatori Francario e Ioffredi hanno indetto l’asta per lunedì 16 aprile. Pubblicato il bando con una base d’asta di 77.500 euro per rilevare l’Arezzo dopo il fallimento. Gli imprendito­ri Giorgio La Cava (settore immobiliar­e) e Simone Corradi (energia) sono interessat­i e pronti. In campo la battaglia totale prosegue nello scontro diretto di Cuneo con un’altra tegola per Pavanel che dovrà rinunciare per un mese al pilastro della difesa Sabatino (frattura dell’omero).

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