Goudelock, nervi tesi Con Milano sarà addio
●La pessima stagione europea è stata influenzata dal suo rendimento
Goudelock-Milano: galeotto fu un tweet a mettere la parola fine al connubio. Siamo ai saluti, ormai. Non immediati, ma al termine di questa stagione il club, salvo sorpresone, eserciterà l’opzione di uscita, valida per entrambe le parti, esistente sul contratto della guardia americana. Giunta all’Olimpia per fare la stella, o quantomeno mettere in pratica quello che sa (o meglio dovrebbe) fare meglio: segnare tanto, possibilmente con buone percentuali. Invece, non siamo ai livelli dello 0 che porta come numero sulla maglia, ma più di 4 in pagella finora non si è meritato. Certo, le squadre cambiate negli ultimi anni avrebbero dovuto far riflettere sull’affidabilità del giocatore (dal 2011 ben... 10), ma Milano nemmeno si sarebbe aspettata che il rapporto qualità-prezzo (quasi 1,5 mln a stagione, premi compresi) risultasse così scadente. Altro che Mini-Mamba, come lo chiamò Kobe Bryant quando giocava nei Lakers «perché io e te siamo gli unici a non aver mai paura di prendersi un tiro». Capita anche a Kobe di prendere un abbaglio, di sicuro il suo modo di stare in campo è stato quasi sempre irritante. Goudelock avrebbe dovuto essere il fiore all’occhiello per condurre una stagione in Eurolega di tutt’altro tenore, quantomeno a contatto con la zona playoff fino alla fine. Ma se la tua principale bocca da fuoco viene meno, allora salta tutto (o quasi) il banco. E i playoff diventano così, per il secondo anno di fila, una chimera.
BUSSOLA Galeotto fu un tweet, dicevamo. Il buon Andrew ieri mattina ha perso un po’ la bussola dopo aver letto una news di mercato, il possibile approdo a Milano nella prossima stagione del serbo Nemanja Nedovic, ora al Malaga. La sua risposta al tweet è tutta un programma: «Good luck Nemanja». Seguita poco dopo da «Lmao», ossia «Sto morendo dal ridere». Risposte poco piacevoli e anche facilmente interpretabili, soprattutto la prima, quasi come a dire: «Vieni pure qui Nemanja, non sai cosa troverai...». Goudelock non è nuovo a uscite particolari, diciamo che è recidivo. Già a inizio gennaio, dopo la sconfitta contro la Stella Rossa, polemizzò col coach Simone Pianigiani attraverso un’intervista al sito Eurohoops. «Non so cosa voglia dire quando sostiene che dobbiamo mettere qualcosa con umilità quando non siamo al 100%: sono parole che non mi
IL PRESIDENTE Proli: «In questo periodo si legge tanto, ma come sempre la realtà dei fatti poi mostra un’altra fotografia»
sono piaciute, ma ho parlato con lui e mi ha detto di essere stato male interpretato». Polemica subito smorzata grazie all’intervento di Pianigiani, bravo a non esasperare più di tanto lo scontro.
ROSTER Intanto, le (naturali) news di mercato hanno indotto il presidente milanese Livio Proli a esternare il suo pensiero con una nota attraverso il sito ufficiale: «In riferimento alle recenti insinuazioni riguardanti operazioni di mercato da parte della nostra società, siamo a precisare che, coerentemente con quanto pianificato, il roster della prossima stagione sarà prevalentemente composto da elementi dell’attuale organico e che ogni valutazione in merito avverrà solo dopo i playoff della Serie A. Siamo consapevoli che durante questa fase della stagione sia consuetudine finire sotto i riflettori del “fantamercato”, ma come sempre la realtà dei fatti poi mostra un’altra fotografia». Parole necessarie, anche per far restare sereno proprio Goudelock, visto che in ballo c’è uno scudetto da dover conquistare. Ma lui, Kalnietis e Jerrells sono le tre grandi delusioni stagionali, unite a Jefferson. Nel frattempo, non è fantamercato l’accordo con Christian Burns di Cantù, il cui approdo porterà all’addio di Davide Pascolo, pronto a esercitare a fine stagione la clausola di uscita dal contratto in scadenza a giugno 2019.