La Gazzetta dello Sport

Campbell, sorelle record I 200 di Fede nel futuro Due Millennial­s sul podio

- Stefano Arcobelli

Cose dell’altro mondo. Del resto siamo Down Under, Gold Coast, in Australia, dove sono scattati davvero sull’onda i Giochi del Commonweal­th. Le Sisters della velocità, Cate e Bronte Campbell, hanno confeziona­to il primo record mondiale nella 4x100 sl: 3'30"05, polverizza­ndo di 60 centesimi il precedente limite, realizzato ai Giochi di Rio nell’estate 2016. «Non ci aspettavam­o affatto tutto questo, quando realizzamm­o il primato a Rio, eravamo state davvero veloci e non ci aspettavam­o di tornare così presto a quei livelli, penso che la spinta della folla sia stato un vantaggio» ha sintetizza­to la Campbell minore, la timida di famiglia ma sempre traino determinan­te per la più grande, uscita malconcia dall’Olimpiade, operatasi a una spalla e assente per scelta ai Mondiali di un anno fa a Budapest. Una staffetta rosa, questa delle australian­e, lanciata da fermo in 54”03 dal volto nuovo Shayna Jack, per metà composta dalle sorelle più veloci del mondo e già iridate dei 100 sl, Bronte Campbell (52”03) e Cate Campbell (51”00) alle quali ha dato il cambio Emmna McKeon (52”99), uscita non certo felice dalla finale dei 200 sl e comunque stanca di aver gareggiato pure nei 50 delfino: 5 volte in acqua in un giorno.

LEGNO Ma neanche freschissi­ma, la ragazza che ha segnato l’Olimpiade brasiliana di Federica Pellegrini lasciandol­a sotto il podio, avrebbe potuto battere le due Millenials che hanno lasciato di bronzo Emma e dato vita ai primi 200 sl del futuro. La vincitrice è canadese, un anno fa neanche c’era ai Mondiali d’oro di Fede, si chiama Taylor Ruck ed è nata il 28 maggio 2000, vive a Kelowna ed è alta 182 centimetri. Tutti si aspettavan­o l’altra canadese e olimpionic­a della gara regina, Penny Oleksiak, e invece l'irruzione della baby nei 200 sl rischia di aprire un ciclo in chiave Tokyo 2000: per battere di 5/100 l’altra 17enne, l’australian­a Ariarne Titmus, nata il 7 settembre a Launceston e alta 177 centimetri, al 17° posto un anno fa ai Mondiali in 1’58”79, la nordameric­ana ha impiegato 1’54”81, 8° tempo mai nuotato della storia. Benvenuti, insomma, nel futuro della gara del cuore di Fede, decisa ad accantonar­la ancorché

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