Campbell, sorelle record I 200 di Fede nel futuro Due Millennials sul podio
Cose dell’altro mondo. Del resto siamo Down Under, Gold Coast, in Australia, dove sono scattati davvero sull’onda i Giochi del Commonwealth. Le Sisters della velocità, Cate e Bronte Campbell, hanno confezionato il primo record mondiale nella 4x100 sl: 3'30"05, polverizzando di 60 centesimi il precedente limite, realizzato ai Giochi di Rio nell’estate 2016. «Non ci aspettavamo affatto tutto questo, quando realizzammo il primato a Rio, eravamo state davvero veloci e non ci aspettavamo di tornare così presto a quei livelli, penso che la spinta della folla sia stato un vantaggio» ha sintetizzato la Campbell minore, la timida di famiglia ma sempre traino determinante per la più grande, uscita malconcia dall’Olimpiade, operatasi a una spalla e assente per scelta ai Mondiali di un anno fa a Budapest. Una staffetta rosa, questa delle australiane, lanciata da fermo in 54”03 dal volto nuovo Shayna Jack, per metà composta dalle sorelle più veloci del mondo e già iridate dei 100 sl, Bronte Campbell (52”03) e Cate Campbell (51”00) alle quali ha dato il cambio Emmna McKeon (52”99), uscita non certo felice dalla finale dei 200 sl e comunque stanca di aver gareggiato pure nei 50 delfino: 5 volte in acqua in un giorno.
LEGNO Ma neanche freschissima, la ragazza che ha segnato l’Olimpiade brasiliana di Federica Pellegrini lasciandola sotto il podio, avrebbe potuto battere le due Millenials che hanno lasciato di bronzo Emma e dato vita ai primi 200 sl del futuro. La vincitrice è canadese, un anno fa neanche c’era ai Mondiali d’oro di Fede, si chiama Taylor Ruck ed è nata il 28 maggio 2000, vive a Kelowna ed è alta 182 centimetri. Tutti si aspettavano l’altra canadese e olimpionica della gara regina, Penny Oleksiak, e invece l'irruzione della baby nei 200 sl rischia di aprire un ciclo in chiave Tokyo 2000: per battere di 5/100 l’altra 17enne, l’australiana Ariarne Titmus, nata il 7 settembre a Launceston e alta 177 centimetri, al 17° posto un anno fa ai Mondiali in 1’58”79, la nordamericana ha impiegato 1’54”81, 8° tempo mai nuotato della storia. Benvenuti, insomma, nel futuro della gara del cuore di Fede, decisa ad accantonarla ancorché