UN POKER DI SPERANZE GUARDA A PECHINO 2022
MALSINER, MARGAGLIO, BAUMGARTNER E BERTAGNA HANNO ORIZZONTI D'ORO: «OBIETTIVO? VINCERE, CHE ALTRO?»
Ci sono le stelle, i medagliati olimpici, i campioni affermati. E poi ci sono le speranze, che quest'anno hanno fatto bene, sì, ma con lo sguardo rivolto lontano, magari a Pechino 2022.
TIMIDI E AMBIZIOSI Salgono sul palco tutti insieme: Lara Malsiner per il salto con gli sci, Valentina Margaglio per lo skeleton, Patrick Baumgartner per il bob e Silvia Bertagna per lo sci freestyle. Solo quest'ultima ha tra le braccia la Coppa del Mondo del Big Air, ottenuta poche settimane fa. Trofeo importante, in una disciplina che però non è olimpica. «Spero che lo diventi per Pechino 2022 — racconta la gardenese, che da bambina a Ortisei era compagna di classe di Carolina Kostner —, ma chissà cosa succederà nel frattempo. Innanzitutto voglio recuperare i problemi al ginocchio destro che non mi hanno permesso di qualificarmi ai Giochi nello slopestyle. Voglio andare forte anche in questa specialità». Se Silvia Bertagna è ambiziosa, Patrick Baumgartner lo è di più. «Vorrei ridare all'Italia i risultati che otteneva fino a 20 anni fa con Guenther Huber» spiega l'altoatesino, che fino a questa stagione è stato il secondo pilota dietro a Simone Bertazzo. Lara Malsiner, classe 2000, è l'opposto di Baumgartner. Arriva accompagnata dalla madre, risponde alle domande con tanta timidezza. Le idee, però sono chiarissime. «All'inizio di questa stagione puntavo a essere tra le migliori 35 al mondo per potere andare ai Giochi e ho ottenuto subito il mio primo top 10 in Coppa — racconta la gardenese riferendosi al 9° posto di gennaio a Sapporo —. Ora la prossima voglio essere tra le migliori 10 ai Mondiali».
SUPERVALE E poi c'è Valentina Margaglio, speranza dello skeleton azzurro con un passato nell'atletica e nel bob. Coi suoi risultati ha conquistato un posto per l'Italia nella prossima Coppa del Mondo, il primo dopo cinque anni. «Non so però se farò tutte le tappe. Ho iniziato solo due anni fa con lo skeleton, fino a gennaio facevo la cameriera, ora grazie alle Fiamme Azzurre sono professionista. Cosa si prova a scendere a testa in avanti? Non te ne rendi conto, finché non ti ribalti».