La Gazzetta dello Sport

Pep chiede a Mou un titolo da record E con Raiola-Pogba infiamma il derby

●Se batte lo United, Guardiola vince il campionato con sei giornate d’anticipo: mai successo

- Stefano Boldrini CORRISPOND­ENTE DA LONDRA

La sorpresa della vigilia del derby numero 176 di Manchester è doppia, se non tripla. La prima è la rivelazion­e di Pep Guardiola: «A gennaio Raiola mi offrì Paul Pogba». La seconda è che l’allenatore catalano scelga questa vetrina mediatica a poche ore da un match che potrebbe consegnare il quinto titolo inglese al City. La terza, ma in questo caso è probabilme­nte la distanza in classifica tra i due club – 16 punti – a dettare la linea, è che Mourinho ha tenuto un profilo basso: «Io da questa sfida voglio i punti per mantenere il secondo posto, il resto non m’interessa».

IL DERBY DAY È il derby day, un giorno che potrebbe entrare nella storia del calcio d’Oltremanic­a. Doppia stracittad­ina, tra Manchester e Liverpool. In settanta chilometri di distanza, si consumeran­no i destini delle due metropoli più vincenti del football inglese. A Liverpool, i gasatissim­i Reds cercherann­o il colpaccio per approfitta­re di un eventuale k.o. dello United e salire al secondo posto. A Manchester c’è però in ballo qualcosa di più: il titolo della Premier a tempo di record. Il City potrebbe laurearsi campione con sei turni d’anticipo e, come dice Guardiola, un trionfo con lo United potrebbe dare lo slancio giusto per cercare di ribaltare lo 0-3 incassato a Liverpool in Champions: «Vincere ci darà la giusta carica per preparare al meglio la sfida con i Reds». Guardiola è a un passo dal «Treble» personale: titolo in Inghilterr­a dopo Spagna e Germania.

POGBA La batosta di Anfield ha però lasciato il segno e archiviate le polemiche con la polizia di Liverpool per l’aggression­e subita dal bus del City all’ingresso dello stadio, il visionario catalano ha compiuto una cosa alla Mourinho: ha spostato il tiro su altre questioni, con scontato clamore mediatico: «A gennaio Raiola ci offrì Pogba e anche Mkhitaryan. Perché? Pogba è un giocatore incredibil­e. Un top, top player. Strano tutto questo, perché Raiola mi ha definito un cane e un codardo. Paragonarm­i ai cani non è bello. I cani vanno rispettati. La gente ora sa che sono un cattivo ragazzo». Quasi immediata la replica di Pogba: «Che cosa ha detto?». Poi Raiola: «Non ho mai parlato con Guardiola. E io non offro i calciatori a lui, ma al club».

MOU Pep, tirando in ballo la questione-Pogba, ha riportato a galla i problemi del giocatore francese con Mou, ma il portoghese ha fatto un’altra scena di campo: ha difeso il suo lavoro, schivando il tema-City. «Devo proteggere il secondo posto, stop. Con i punti che abbiamo, avremmo potuto essere in corsa per il campionato. La differenza rispetto al passato è che il City ha vinto molto quest’anno».

NUMERI Il City non ha solo più punti: ha segnato di più (88 contro 60), gestisce di più il pallone (66,6% di possesso contro 53,6%), ha vinto di più (27 contro 21) e perso di meno (1 contro 5). Lo United è superiore solo nella stazza fisica complessiv­a e nei duelli aerei (17,2% contro 13,7%). La forza sarà oggi l’arma preferita di Mourinho, che imposterà il match secondo i suoi binari preferiti: aspettare il City per colpirlo in contropied­e. Agüero è l’uomo al quale, se giocherà, Guardiola chiederà qualcosa di particolar­e: l’argentino ha segnato 199 reti con il City e il numero 200 potrebbe valere il titolo. Nel bilancio complessiv­o, lo United è nettamente avanti (72 successi, 52 pareggi e 51 sconfitte), ma in città qualcosa sta cambiando. I successi degli ultimi cinque anni hanno spostato le nuovissime generazion­i verso il City. Lo splendido centro tecnico è un altro punto a favore: i ragazzini di Manchester stravedono per l’accademia dei Citizens. La tensione è sulle spalle di Guardiola: perdere ancora, dopo la scoppola di Liverpool, complicher­ebbe i piani di rimonta contro i Reds. Mourinho, che in campionato ha vinto solo una volta contro il rivale, vuole evitare di consegnare il titolo a Pep. Alla fine, conteranno i dettagli. O, forse, i campioni.

A GENNAIO RAIOLA CI HA OFFERTO POGBA E MKHITARYAN

PEP GUARDIOLA ALLENATORE DEL CITY

176

L’EDIZIONE

Oggi si gioca il derby di Manchester numero 176: 72 vittorie United, 51 City, 52 i pareggi

IL CITY? IO DEVO PENSARE A FAR PUNTI PER IL SECONDO POSTO

JOSÈ MOURINHO ALLENATORE DELLO UNITED

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Pep Guardiola, 47 anni, allenatore del City, e Josè Mourinho, 55, tecnico dello United AP
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