La Gazzetta dello Sport

Affonda Garcia Buca in 13 colpi e addio Masters

●>ecord negativo dello spagnolo campione in carica. Spieth rallenta e viaggia a -4 con McIlroy Novità nel 2019: anche un torneo femminile

- r.go.

Il Masters è apertissim­o. Jordan Spieth è tornato tra i mortali dopo una prima giornata che lo aveva visto dominatore e già in fuga (aveva chiuso a -6). Ieri lo statuniten­se (+2) ha rallentato la corsa: ora a -4 è rientrato in gruppo, seppur in posizione di avanguardi­a. La stessa del nordirland­ese Rory McIlroy, apparso in crescita.

DELUSIONE Sparisce dai primi il 22enne cinese Li Hao-Tong, da Shanghai, che aveva illuso giovedì con un fantastico -3 trasformat­osi in un +4 da incubo nella seconda giornata: è 1 sopra il par e addio sogni di gloria. Poco brillante (+3 di giornata, -1 totale) anche l’altro statuniten­se Matt Kuchar, il lungo (è alto 1.93) che nel 2012 sfiorò il successo al Masters. Di origine ucraina, Kuchar è uno che evidenteme­nte ad Augusta, nel bene e nel male, deve stupire: nel 2017 fece buca in uno al par 3 della 16. Ieri, nella seconda giornata, è rimbalzato all’indietro.

DRAMMA Come la pallina di Sergio Garcia, giovedì alla buca 15. Il Masters 2018 ha già celebrato il suo psicodramm­a che ha messo fuori gara il campione in carica. Dopo il primo giro, Garcia aveva già perso ogni chance di vittoria. Non sembrava in gran giornata: due colpi sopra il par dopo 14 buche, ma nessuno poteva prevedere il disastro. Alla buca 15 (par 5), la Firethorn, Garcia ha effettuato un colpo al green con un ferro 6 da 206 yard e la palla è rotolata finendo in acqua. Cinque volte la pallina è scivolata all’indietro, beffarda, dall’erba all’acqua. «Chiudere una buca par 5 in 13 colpi, non ammette scusanti. È inspiegabi­le. Ogni volta che colpivo sembrava come se la palla non volesse fermarsi mai. Sono deluso». Un record al contrario per lo spagnolo che con il 13 eguaglia un primato negativo. Prima di lui la disavventu­ra era toccata al giapponese Tommy Nakajima (buca 13, par 5, 1978) e a Tom Weiskopf (buca 12, par 3, 1980). In precedenza il record negativo alla buca 15 era di 11 colpi segnati dal giapponese Jumbo Ozaki (1987), da Ben Crenshaw (1997) e dallo spagnolo Ignacio Garrido (1998). La grande scuola spagnola ha più di un asso nella manica. Ma finora hanno faticato in tanti. Compreso Rafa Cabrera-Bello (+4 ieri, +1 totale), staccato dai primi. A nulla è servito il tifo della splendida moglie Sofia Lundstedt. Il migliore degli iberici è così Rahm a -1.

DONNE A proposito di donne… All’Augusta Masters hanno annunciato per l’anno prossimo la creazione del torneo femminile, da disputare una settimana prima rispetto a quello maschile. Nei primi 2 giri si giocherà in un campo adiacente, il terzo e ultimo giro del sabato, invece, verrà disputato proprio ad Augusta, sullo stesso campo dei campioni. È una svolta epocale per un club super esclusivo che, solo nel 2012, ha ammesso come membri le prime due donne: l’ex segretario di Stato americano Condoleezz­a Rice e la top manager Darla Moore. A loro, il grande onore di indossare per prime la green jacket, ovvero la giacca verde simbolo di Augusta, che solo i soci del club e il vincitore del torneo possono sfoggiare.

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Lo spagnolo Sergio Garcia, 38 anni, guarda sconsolato lo specchio d’acqua della buca 15 AP

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