La Gazzetta dello Sport

Bentornato Trybala Tre regali alla mamma per scordare il Real

●Dopo il rosso in Champions, un tris che rilassa i bianconeri «Questa squadra non si arrende mai. E a Madrid può farcela»

- Matteo Dalla Vite INVIATO A BENEVENTO

E’tornato Trybala. Un vento assassino, un record dopo l’altro, una dedica a mamma Alicia e soprattutt­o una fatica immensa risolta con classe dentro a un’altra gara messa lì, nella bacheca delle triplette. Dopo i tre gol al Genoa, dopo il replay al Sassuolo, ecco che Paulo Dybala si... ri-ri-riporta a casa il pallone. Trybala è tornato, sì. Non con il Real, che continua a rimanere il suo incubo, ma davanti al realismo delle Streghe. E questo Paulo qui, disinvolto così, «sembra» Boniperti perché l’unico a segnare in A tre triplette in trasferta fu lui, nel 1949-50.

DIPENDE DA NOI

Una t-shirt d’esultanza, d’amore e da mammone («Feliz Cumple Ma»), una foto di Instagram col pallone scrivendo «mamma, ti porto il regalo», un sorriso enorme perché farne 3 non è mai facile e farli dentro a una gara insabbiata dalle paturnie-Real poteva essere ancor più difficile. Già, perché quell’espulsione in Coppa harinviato la sua crescita europea. Ah, 2 gol sono arrivati su rigore, lui che 2 ne aveva sbagliati (contro Lazio e Atalanta). Redenzione. «Bella soddisfazi­one, non sono stati giorni facili – racconta la Joya –: sono contento che la squadra abbia vinto dopo una gara diventata difficile. Il rigore? Sbagliare non è mai bello. La vittoria è stata difficile non per il contraccol­po psicologic­o dopo la Champions, ma perché il Benevento ha giocato bene: meriterebb­e un’altra classifica. Il Napoli darà battaglia ma dipende da noi». VA A MADRID? Paulo è squalifica­to per Madrid. Eppure Allegri avrebbe in mente di aggregarlo alla trasferta (come Bernardesc­hi): si cerca l’impresa, servono tutti, in campo e a sostegno, chi gioca e chi no. «Il ritorno in Champions – continua Paulo –? Ci crediamo: i miei compagni sono uomini che non si arrendono mai. Siamo convinti di poter fare risultato, altrimenti non andremmo...». Paulo tiene sotto braccio il pallone, esce dal Vigorito col sorrisone e naturalmen­te è il più acclamato. «Paulo sta bene – dice Allegri – ha fatto una bella prestazion­e, salta l’uomo, lo vedi. Un mese e mezzo fa stoppava e la palla andava...». Ora, con tiro a girare e due rigori, ti fulmina anche da fermo. Dice Douglas Costa: «Io ho segnato un gol bello, non il più bello della carriera, ma di cui c’era bisogno. E ci sarebbe bisogno anche di Paulo a Madrid: se manca si sente...».

21, 50, 25 E BONI E qui s’inserisce la grandinata di record personali. «Era necessario vincere. Dopo il gol abbiamo indietregg­iato e non va bene. Loro non avevano niente da perdere, Allegri dice sempre che con noi tutti vogliono mettersi in mostra, come la Spal». E allora attenzione: perché trattasi del gol 21 stagionale in A, record con la Juve visto che nella prima annata bianconera era arrivato a 19. E il totale stagionale sale a 25. Poi: gol numero 50 in bianconero. E per finire, quell’amarcord: solo Boniperti aveva infilato tre triplette in trasferta, mentre l’ultimo a fare il triplo tris era stato Sivori nel ‘60-61 (uno in casa e due fuori, con una sestina interna in aggiunta). I copia e incolla non vengono mai per caso.

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IL NUMERO le triplette di Dybala in Serie A, tutte in trasferta quest’anno contro Benevento, Genoa e Sassuolo

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Paulo e la dedica alla mamma

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