La Gazzetta dello Sport

Di Francesco nero «Tante ingenuità Così si butta via tutto il lavoro»

●Sette sconfitte in casa tra A e Coppa Italia «Più di 20 tiri in porta, ma poca convinzion­e»

- Davide Stoppini ROMA

Come quando vivi sulla Luna, ondeggiant­e tra il miraggio Champions e un campionato che t’eri illuso – chissà come, chissà perché – di poter gestire. Poi ti svegli e la realtà ti sbatte in faccia che all’Olimpico in casa ha perso 6 volte in campionato: solo nel 1947-48 era andata peggio, otto k.o.. C’è tempo per eguagliare questo antipatico record, perché la Roma dà l’impression­e di ripetere sempre gli stessi errori. Dice Di Francesco: «È demerito nostro. E io sono incazzato nero, con me stesso e con la squadra. Non si può buttare all’aria il lavoro che facciamo. Tutto nasce in settimana, la cattiveria non si compra da un giorno all’altro, ma si vede in ogni allenament­o, lavorando in maniera costante, non alternata. Ieri (venerdì, ndr) mi sono molto arrabbiato con i ragazzi a Trigoria». In campo poi le chance non sono mancate: «Abbiamo tirato in porta più di 20 volte, la Fiorentina tre. E non è un merito, è piuttosto una colpa, oltre che una questione di personalit­à». Siamo a 557 conclusion­i totali, una media di 18 tiri a partita. «Ecco perché mi girano le scatole. Siamo mancati in determinaz­ione, abbiamo commesso ingenuità in fase difensiva, vedi sul secondo gol dove Fazio sbaglia il concetto di passaggio e poi non riusciamo a gestire un pallone su cui eravamo in vantaggio (pasticcio Manolas-Peres, ndr)».

CONFRONTI Di Francesco è un fiume in piena. A proposito delle sconfitte in casa, rifiuta la possibilit­à che dipenda da un atteggiame­nto tattico: «I due gol sono a difesa schierata, a Barcellona ce li siamo fatti da soli...E comunque cerco sempre di proporre gioco, se volete un allenatore che la butta di là, questo non sono io. La verità è che abbiamo recuperato 33 palloni nella metà campo avversaria, poi però sbagliamo l’ultimo passaggio». Rieccoli, i limiti tecnici. «Seconde linee non all’altezza? AFP Quando si perde è facile dire che il turnover non va bene...Jesus ha messo dentro i cross migliori. E comunque fino alla fine ho questi giocatori. Se poi si parla di mettere dentro altri ragazzi all’altezza, sono d’accordo, ma prima devo poter valutare quelli che già sono

LE PAROLE

«Due gol subiti a difesa schierata, a Barcellona ce li siamo fatti da soli»

«Proponiamo gioco e recuperiam­o palla, ma sbagliamo l’ultimo passaggio»

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Eusebio Di Francesco, 48 anni, prima stagione da tecnico della Roma

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