La Gazzetta dello Sport

Atalanta, è euro frenata La Spal fa soffrire la Dea

●Dopo il vantaggio di Cionek, Viviani centra la traversa. Il pari arriva nel finale con De Roon su rigore. Emiliani a +3 sul Crotone ATALANTA

- Alessio D’Urso INVIATO A FERRARA LA MOVIOLA di F.D.C. IL MIGLIORE

ARBITRO Damato di Barletta NOTE paganti 12.906, abbonati 8.103, incasso e quota n.c. Tiri in porta 4 (una traversa)-6 (un palo). Tiri fuori 3-9. In fuorigioco 0-3. Angoli 3–3. Recuperi p.t. 1’, s.t. 3’.

Felici di stare più su. Potevano tentare il volo, è vero, ma alla fine devono accettare di buon grado di salire solo un gradino. E la corsa lungo il sentiero minato della lotta salvezza e dell’Europa League continua: Spal-Atalanta 1-1 si legge anche così. La squadra di Semplici trova uno che faccia il Borriello (contestato aspramente, a proposito, dai tifosi di casa…), cioè Cionek, la Gasperini band si regala invece uno che si alterni al solito Papu Gomez: De Roon. I gol dei due «guerrieri», riemersi con graffi al viso dalla battaglia del Mazza, incarnano più degli altri lo spirito e l’andamento del match fisico e ultra-tattico di Ferrara. Il pari è giusto, non ferisce di più uno dei due contendent­i, ma è appunto lo spietato accostamen­to ● L’esultanza della Spal per il gol segnato da Thiago Cionek, 31 anni, nella foto di spalle con la maglia numero 4 abbracciat­o dall’allenatore Leonardo Semplici Il fallo di Filippo Costa sul Papu Gomez Il rigore, tirato e realizzato da Marten de Roon, 27 anni di queste due istantanee: sfida tra gregari, gente affamata che al tirar delle somme dà tutto in campo, onora la maglia e va a dormire con un punto in più in classifica.

EPISODI E OBIETTIVI Tra quello strascico di amarezza dei padroni di casa per un rigore non dato (contatto nel finale Masiello-Paloschi) e l’umiltà dell’Atalanta nel saper soffrire per raddrizzar­e una partita che le stava scivolando via (dopo l’ultimo k.o. con la Sampdoria poi…), viene fuori un verdetto equo con risvolti già importanti in chiave futura. La Spal si porta a più 3 sul Crotone terz’ultimo, e al di là della distanza convince la brillantez­za degli emiliani, ragazzi come Lazzari che hanno un appetito atavico: la Serie A la vogliono a tutti i costi e le loro idee corrono proprio sulle gambe dell’esterno già nelle mire dell’Atalanta e di qualche big. Sotto l’altra metà del cielo i nerazzurri, questo sì, complicano la loro missione Europa, eppure nulla è perduto e la lotta con le dirette concorrent­i resta viva: in un momento non brillantis­simo, i ragazzi del Gasp non mollano. E questo pari ha la virtù antica di quel ciclista che, dopo una crisi in salita, non si alza istericame­nte sui pedali, ma tira dritto col suo passo fino al traguardo con le mani strette sul manubrio.

MOSSA BARROW E se poi Gasperini inserisce il talento Barrow nella slot-machine della speranza, il risultato è che gli cade in mano pure una moneta d’oro, cioè il cross da cui origina il fallo da rigore dell’1-1 di Costa sul bravissimo Gomez. E’ l’1-1 figlio pure della capacità del tecnico di cambiare nei momenti di difficoltà, allargando nella ripresa il Papu in fascia e

passando al 3-4-3 che è da sempre il punto di riferiment­o dell’allenatore. Il tutto sostenuto dalla robustezza in mezzo di Freuler e De Roon, che vigilano sulle alterne fortune degli esterni bassi, invocandon­e a turno la percussion­e laterale. Non era facile ribattere a una Spal che nel primo tempo impone ritmi forsennati alla gara, sfruttando appunto la verve di Lazzari e certifican­do la supremazia con l’acuto di Cionek da palla inattiva.

CHE INTENSITA’ Prima parte dell’incontro segnato anche da un palo di Gomez, in uno di quei repentini rovesciame­nti di prospettiv­a che sono usuali in corride del genere. Ma primo tempo soprattutt­o nel segno degli emiliani: più veloci, più cattivi. E come se le due squadre volessero pareggiare in tutto, anche nella ripresa di marca atalantina un legno lo colpisce pure Viviani (traversa). La Spal assapora per un’ora il gusto dell’impresa, poi deve credere ai suoi occhi quando in fondo all’ennesima sfuriata Gomez si procura il rigore. Che poteva essere l’imbocco di uno scivolo per l’Atalanta, ma grazie ai meccanismi difensivi di Semplici rimane solo un meritato pareggio dagli 11 metri. Che poi sia pure il 5° rigore contro nelle ultime 4 gare degli emiliani (il 12° in stagione), questo è un altro discorso.

Protesta la Spal per il rigore concesso su Gomez: al 32’ della ripresa Costa si appoggia sull’argentino, giusto il rigore di Damato. La Spal protesta per un intervento di Masiello su Paloschi. Il difensore nel rinviare la palla colpisce l’ex compagno: il rigore poteva essere concesso. Infine al 46’ della ripresa, contatto Grassi-Mancini: l’ex atalantino si lascia cadere.

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ANSA/LAPRESSE
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