La Gazzetta dello Sport

Uomini contati Lopez si carica «Dai Cagliari No distrazion­i»

● L’allenatore in emergenza, ma Cigarini è in gruppo: «Dobbiamo essere pazienti»

- Mario Frongia CAGLIARI

Han in ospedale, Dessena, Farias, Deiola infortunat­i, Andreolli e Ceppitelli squalifica­ti, Joao Pedro sospeso dall’antidoping. In casa rossoblù, alla vigilia del faccia a faccia di Verona, sponda Hellas, l’atmosfera non è delle migliori. Diego Lopez sfodera fair play: «Non ho mai parlato di chi non c’è: quelli che giocano sono sempre i migliori. Abbiamo preparato bene la partita e sono fiducioso. Servirà pazienza e molta attenzione». Il Cagliari ha visto allungarsi la lista degli assenti nelle ultime 48 ore. Mentre Dessena e Deiola lamentano strascichi dal match perso con il Genoa, Han pareva aver archiviato la distorsion­e alla caviglia. Ma il nordcorean­o è stato messo k.o. da coliche renali ed è ricoverato in osservazio­ne. Insomma, squadra in emergenza in un momento clou della stagione. Tanto che tra i venti convocati c’è l’esterno ivoriano Kouadio, classe 2000. Intanto, un mezzo sorriso per i tifosi arriva dal recupero in extremis di Cigarini. Il regista, assente per la frattura riportata al collo del piede destro l’11 febbraio scorso al Mapei Stadium contro il Sassuolo, è in gruppo. «Luca non è al massimo ma il suo è un ritorno importante, soprattutt­o per lui. Barella? Sta facendo bene anche in regia. Matura, cresce di fronte alla difesa e ci mette sempre più testa, aspetto importante per la carriera», rimarca il tecnico di Montevideo. Con il trio difensivo inedito dal 1’ Romagna-Castan-Pisacane, giochi più o meno fatti in mezzo (dal via Padoin, Faragò e Ionita, il greco Lykogianni­s favorito su Miangue) e in avanti. «Ceter? È giovane ma può darci una mano a gara in corso. Sau sarà al fianco di Pavoletti». Insomma, pomeriggio da battaglia. Con l’allenatore rossoblù che punta al bersaglio grosso: «L’ho detto ai ragazzi anche dopo la sconfitta a un minuto dalla fine a Marassi contro il Genoa: le partite che non puoi vincere devi cercare di non perderle. Serve intelligen­za e spirito di squadra».

PERSONALIT­A’ Con i risultati che non arrivano – il Cagliari nelle ultime undici gare ha raccolto 5 punti, vincendo alla Sardegna Arena con la Spal e pareggiand­o con Crotone e Sassuolo – c’è da stringere i denti. «Il momento difficile? Non so e non voglio soffermarm­i su quella che sarà la quota salvezza ma una cosa è certa: noi abbiamo cinque punti di vantaggio. Saranno gli altri a dover rincorrere». Una filosofia pratica che, a otto turni dalla fine, si coniuga all’atteggiame­nto da tirar fuori: «Col Verona è uno scontro diretto. Serve molta personalit­à, ma al Bentegodi vogliamo fare la partita. Un aspetto chiave? Specie nei primi 20’, non tollero distrazion­i». Si ripassa dal via. «Il Cagliari fragile? A Benevento siamo andati sotto e abbiamo avuto una grande reazione di carattere sul campo di una squadra in salute che ha battuto Samp e Crotone. Mentre contro il Toro abbiamo fatto male nella ripresa ma nel primo tempo ricordo tre palle gol pulite. A Genova siamo andati a cercare la vittoria e anche dopo l’1-1 abbiamo creato l’occasione per vincerla. Poi, su errore nostro, abbiamo perso 2-1. Dobbiamo migliorare, le palle gol vanno sfruttate». A dirla tutta, la sintesi di un’annata condiziona­ta da una rosa deficitari­a, con ruoli scoperti dietro e in mezzo, e mal riposizion­ata al mercato di gennaio. Ma il Cagliari non molla. E oggi sarà decisivo l’approccio: «Un aspetto – chiude Lopez – su cui non tollero cedimenti»

SIAMO A +5 SULLA ZONA RETROCESSI­ONE: SONO GLI ALTRI CHE RINCORRONO

DIEGO LOPEZ ALLENATORE CAGLIARI

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Diego Lopez, 43 anni, ha sostituito Rastelli dopo l’8a giornata GETTY

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