La Gazzetta dello Sport

UN AVVIO DA SOGNO CHE RICORDA L’ERA SCHUMI

- Di ANDREA CREMONESI

Diciamo la verità: la portata del successo di Vettel in Australia era stata un po’ annacquata dal fattore...c (inteso come lato B). Senza quella benedetta Safety Car per lo stop di Grosjean, avrebbe vinto Hamilton e Seb sarebbe arrivato pure dietro a Raikkonen. Un risultato che avrebbe confermato le sensazioni dei test invernali: Mercedes ancora davanti, rosse a inseguire. La notte del Bahrain ribalta i rapporti tra i due big team: Vettel centra una pole di forza proprio su una pista che coi suoi tre rettilinei premia la power unit e Raikkonen completa l’impresa, regalando l’intera prima fila come non accadeva dal 30 luglio in Ungheria. La speranza è che come allora questo risultato costituisc­a il prologo per una doppietta da sogno. La possibilit­à è concreta perché la Mercedes si è scoperta nel giro di poche ore fragile e pure lenta sul suo terreno preferito, il giro secco. Hamilton, demoralizz­ato per la sostituzio­ne del cambio, è apparso l’ombra del recordman di pole e scatterà solo in quinta fila; Bottas, pur terzo, non fa la stessa paura. Resta la Red Bull, che ha un bel passo gara, ma col solo Ricciardo perché Verstappen è finito subito k.o. (incidente in Q1). E’ dal 2004 che la Ferrari non vince le due gare iniziali: l’anno dell’ultimo mondiale di Michael Schumacher.

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