La Gazzetta dello Sport

Seb in party mode «Rossa perfetta, così è un piacere»

- Mario Salvini INVIATO A SAKHIR

Solo Ferrari davanti a tutti. E la strana sensazione di vivere una storia già vista e rivista diecimila volte, solo a ruoli ribaltati. Con Sebastian Vettel sorridente e rilassato, in mezzo al tavolo della conferenza del dopo qualifiche, nel posto del poleman, con al fianco Kimi Raikkonen, magari non così sorridente, comunque fiducioso. Ma soprattutt­o niente Lewis Hamilton, assente non per via della penalizzaz­ione che lo retroceder­à in quinta fila, ma proprio perché non è riuscito a centrare il virtuale podio delle qualifiche: quarto. Superato dal compagno Valtteri Bottas, lui sì quindi lì al tavolo dei migliori, ma un po’ smarrito nel tentativo di spiegare il distacco subito. Insomma una quadretto che anche senza bisogno di tante dichiarazi­oni raccontava perfettame­nte il sabato trionfale delle rosse. Sebastian Vettel avrebbe poi anche trovato il titolo: «Una grande giornata per la Ferrari», nonostante il cambio della centralina metta il tedesco a rischio penalizzaz­ione dalla prossima sostituzio­ne.

CHE MACCHINA Raggiante, compliment­oso con la squadra come sempre quando riesce e mettersi dietro tutti, Sebastian non poteva chiedere di meglio per questo GP che sarà il suo 200o. E in cui scatterà dalla pole per la 51a volta, col compagno di fianco nella 74a prima fila tutta rossa della storia, come non capitava dall’anno scorso a Budapest (e dove le due Ferrari confermaro­no il piazzament­o con la doppietta in gara). Praticamen­te un idillio: sembrava cioè che fossero le Ferrari, in «party mode». «No — ha detto Seb — non si tratta di questo. E’ che abbiamo trovato un miglior bilanciame­nto, di cui sono stato molto soddisfatt­o. Abbiamo una macchina molto molto buona, per questo siamo riusciti a battere tutti». Il che, ha rivelato, ha anche un suo aspetto sorprenden­te, nonostante già venerdì le Ferrari avessero fatto ben vedere non solo di essere veloci e in palla, ma anche di esserlo più delle Mercedes. «Sì che sono un po’ sorpreso — ha specificat­o Vettel — perché il confronto dobbiamo farlo con il distacco che avevano in qualifica a Melbourne. Là in un certo senso era stata una lotta, non mi sentivo del tutto a mio agio con l’anteriore, e quindi nell’ingresso in curva e in staccata. Qui abbiamo portato delle modifiche per risolvere quei problemi, e ci siamo riusciti. Abbiamo trovato il bilanciame­nto giusto. Quando la macchina risponde bene a tutte le tue richieste è un vero piacere. E così è arrivata anche la velocità». Trovata più che mai nel secondo attacco al tempo della Q3, dopo che nel primo aveva fatto meglio Raikkonen. Il quale Kimi, inserendos­i tra Seb e le Mercedes al via, si è dimostrato compagno perfetto, come peraltro GETTY IMAGES già a Melbourne. Suo malgrado, però: «Il secondo tentativo in Q3 — ha lamentato il finlandese — è stato tutto fuorché l’ideale. Colpa del traffico. Ma non ci si può far niente: la posizione non è quella che volevo, però è buona. E poi quel che conta è la gara: i punti si fanno solo lì». «E’ stata una sessione piuttosto tesa — ha confermato lo stesso Vettel — e sono molto contento di aver azzeccato così quel secondo giro. La macchina è stata perfetta». Ragion per cui, ha concluso: «Siamo ottimisti per la gara». E sembra di sentire gli applausi dei ferraristi di tutto il mondo.

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Sebastian Vettel, 30 anni: è la quinta volta che il tedesco scatta in prima fila in Bahrain

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