Cantù vola Culpepper nel finale punisce la Virtus
●●entile super ma perde l’ultima palla che decide la sfida playoff Sodini: «Burns eccezionale»
Randy Culpepper a 12” dalla fine trafigge il cuore della Virtus e regala a Cantù un blitz di importanza capitale in chiave playoff. La Red October raggiunge la Segafredo al quinto posto e ha il 2-0 negli scontri diretti. La persa di Alessandro Gentile sull’ultimo possesso condanna i bolognesi che erano rientrati dal -8 a cin- que minuti dalla fine sulla tripla di Pietro Aradori a -1’13” dalla sirena. Una vittoria meritata per la squadra di Sodini, che ha dettato il ritmo sostanzialmente per tutta la partita pur soffrendo tantissimo sotto i tabelloni. Burns, oggetto del desiderio invernale della Virtus, è stato una costante spina nel fianco, ma il finale è tutto di Culpepper col gol partita a -12” dal gong e il canestro in contropiede sulla persa di Gentile che chiude i conti. «L’applauso ai miei giocatori per avere saputo aspettare il momento. Burns è stato eccezionale, ma ci sono stati buoni sprazzi da tutti: Culpepper, Chappell, Smith – sottolinea Sodini -. E’ una vittoria importantissima, dalla settimana scorsa siamo salvi matematicamente ora vogliamo fare di tutto per restare nelle prime otto, l’appetito vien mangiando».
DUE CONTRO TUTTI Cantù non approfitta delle basse percentuali bolognesi nel primo tempo (1/13 da tre) concedendo valanghe di rimbalzi offensivi a un attacco della Segafredo spesso prevedibile e trascinato da due soli uomini. A metà partita, Alessandro Gentile è già a quota 17, Filippo Baldi a 15: in coppia fatturano un 13/18 al tiro, contro il 4/23 del resto della squadra. La Red October tenta due allunghi con Burns e i furti di Culpepper (22-29, 32-41), ma all’intervallo guarda il tabellone che dice 44-43 per Bologna e deve avere più di un rimpianto per un primo tempo sempre sopra il 50% al tiro, mentre i padroni di casa si arrampicano a fatica al 40%. «Nelle due partite abbiamo giocato meglio della Virtus, le nostre scelte hanno portato la sfida dove volevamo – ha detto Sodini – Abbiamo mescolato molto le difese per portare la Virtus fuori dal proprio ritmo».
RITMO CANTU’ Con la zona, il ritmo della partita è quello imposto dalla squadra di Sodini, che continua a scommettere sulle basse percentuali bianconere capitalizzando in campo aperto con il solito Burns. La Virtus trova un terzo uomo in Aradori, che si iscrive alla partita al 23’ col suo primo canestro dal campo, ma per i padroni di casa è un costante inseguimento. Sull’ennesima persa banale, il facile appoggio di Smith fa 71-79 entrando negli ultimi cinque minuti. I fratelli Gentile a testa bassa ricuciono lo svantaggio, poi il finale è di Aradori che firma la tripla dell’81-81 e i liberi dell’83-83 prima della prodezza di Culpepper e del pasticcio di Alessandro Gentile. «Vedo tanto scoramento, ma il nostro campionato non finisce oggi – dice Ramagli -. E’ stata una partita complicata, il nostro livello di energia è stato solo a tratti quello necessario. Il rammarico è per qualche palla persa di troppo che non ci appartiene e che ha concesso loro dei canestri in campo aperto e per qualche rimbalzo d’attacco non convertito».
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LA CHIAVE
Le sconfitte della Virtus Bologna nelle ultime sette partite, solo due vittorie negli ultimi due mesi