L’usato sicuro: antidoto Leiva per la Red Bull
● L’esperienza del brasiliano carico più che mai: anche per dare una risposta a Klopp
Insieme, per fare un doppio poker. I destini della Lazio e di Lucas Leiva sono sempre più legati a filo doppio. La squadra biancoceleste insegue stasera a Salisburgo la quarta semifinale europea della storia dopo quelle del 1998 (Coppa Uefa), 1999 (Coppa Coppe) e 2003 (Coppa Uefa). Per farcela si affida all’unico suo elemento (visto che Nani e Caceres sembrano destinati alla tribuna) che un simile palmares può esibirlo a livello personale. Sì, perché il play brasiliano, oltre ad essere l’uomo di maggiore esperienza internazionale di Inzaghi (65 partite europee, di cui 26 in Champions League e 39 in Europa League, con 5 gol all’attivo), è pure il solo ad averla già conquistata una semifinale europea.
RIVINCITA Leiva ci è riuscito per ben tre volte, una in Champions e due in Europa League, sempre con la maglia del Liverpool, che per dieci lunghi anni è stata la sua seconda pelle. La prima volta nella stagione 200708. Il Liverpool supera i quarti di Champions battendo l’Arsenal, ma poi in semifinale deve arrendersi ad un’altra formazione londinese, il Chelsea. La successiva semifinale di Coppa di Leiva arriva nel 2010, quando nei quarti di Europa League il Liverpool fa fuori il Benfica prima di essere eliminato in semifinale dall’Atletico Madrid. Terza se- mifinale nel 2016, sempre in Europa League, grazie alla vittoria nei quarti sul Borussia Dortmund. Stavolta al Liverpool sorride pure la semifinale (vinta sul Villarreal), ma poi sarà fatale la finale con il Siviglia. Che Leiva osserva dalla panchina perché il tecnico Klopp punta su altri giocatori. Nel senso di rivalsa che ha animato l’intera sua prima annata laziale c’è anche il ricordo di quella serata. Che il brasiliano avrebbe voluto vivere in campo per dare tutto (come sanno bene i tifosi del Liverpool ed ora anche della Lazio). Gli fu impedito da Klopp, il cui arrivo a Liverpool è stato alla base dell’addio ai Reds maturato la scorsa estate. Leiva ha già avuto modo di prendersi una rivincita grande così verso chi riteneva che fosse sul viale del tramonto. Ma per completare l’opera il centrocampista brasiliano vuole che la rivincita non sia circoscritta al solo campionato italiano, ma che abbia pure un’adeguata vetrina europea.
GLI AUSTRIACI La Lazio sa di poter contare su di lui, come già accaduto nella precedente trasferta europea di Kiev, dove Leiva ha segnato ed è stato il migliore in campo. La sua forza e la sua esperienza serviranno tantissimo contro un Salisburgo pronto a dare battaglia per ribaltare il 4-2 dell’andata. «Vogliamo regalare ai nostri tifosi una serata magica – ha detto ieri il tecnico del Salisburgo, Marco Rose –. Tutto è possibile, io ci credo».