La Gazzetta dello Sport

Il veterano e il «bocia» Scozzoli e Ceccon prova di forza per due

●Il 30enne romagnolo domina i 100 rana col 3° tempo mondiale, il 20enne vicentino vola nei 100 dorso col primato italiano jrs

- INVIATO A RICCIONE s.a.

Il vecchio e il giovane. Il mitico Fabio Scozzoli che a quasi 30 anni (li compirà il 3 agosto, due giorni prima della coetanea Pellegrini) si prende i 100 rana col terzo tempo mondiale del 2018 in 59”33 nuotati senza traino, senza cioè il riferiment­o del primatista Nicolò Martinengh­i (ai box per infortunio) con il personale migliorato sette anni dopo l’argento mondiale di Shanghai, quando toccò in 59”42. Fabio forza il passaggio in 27”33, ma non salta, forte di un’esperienza a prova di finale olimpica (7°), dove aveva nuotato due centesimi più del suo record in Cina che è poi capitolato per mano del varesino più volte sino all’attuale 59”01.

AGGRESSIVO Una seconda giovinezza per il romagnolo tornato d’oro agli Europei da 25 metri a dicembre: «Negli ultimi 10 metri non vedevo più la luce, sono stati aggressivo, ma se i risultati sono questi... Sì, ho margini sulla velocità. Molte volte i limiti che ci poniamo sono più nostri che reali, io ho fiducia nel lavoro che svolgo a Imola con Casella. Tutto può tornare. Mi sento fortunato».

TALENTO Thomas Ceccon è nato nel 2001, è capellone e tenebroso da sembrare Jim Morrison, in piscina si muove indifferen­te come l’ex iridato Alessio Boggiatto, che era un sughero in acqua. Il vicentino ora nuota al centro di Verona, secondo il suo coach Alberto Burlina «è un hardware di qualità, stiamo mettendo in lui dei software dalle partenze alle subacquee, alla tecnica. E’ ricettivo ed è una continua sfida con lui». Ama i 50 dorso perché fa meno fatica, ma nei 100 olimpici dà un’altra dimostrazi­one dell’enorme talento di cui dispone: batte il primatista italiano Simone Sabbioni col 7° crono mondiale 2018 in 53”94 e gli strappa pure il record italiano jrs fermo dal 2014 (54”24). Partiva da 54”72 e ora è il 4° italiano di sempre in attesa dei 200 misti che sono la sua vera gara. «Mi è piaciuto combattere contro Simone».

PROSPETTIV­A E dirà lo stesso Ilaria Bianchi, ex iridata di vasca corta, che fatica nella seconda vasca a domare di 5 centesimi Elena Di Liddo, ma le vien fuori un 57”70 di prospettiv­a continenta­le. Nei 50 dorso di Silvia Scalia, aveva dato il meglio di sè in mattinata Federica Pellegrini, che ha gareggiato come wild card quasi per gioco, e dopo il 28”53 del mattino si peggiora di appena 2 centesimi: sarà quarta.

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AFP Fabio Scozzoli: 9 ori (un mondiale e 8 europei) in vasca corta

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