La Gazzetta dello Sport

Il crollo prima del derby Inzaghi: «A me mai successo»

●L’allenatore biancocele­ste: «Roma caricata a mille, noi a pezzi: serve resettare»

- INVIATO A SALISBURGO (AUSTRIA) Simone Inzaghi, 42 anni, allenatore della Lazio s.cie.

No, così proprio no. Inzaghi e la sua Lazio crollano proprio a un passo da un traguardo europeo che avrebbe avuto portata storica per il club. E lo fanno alla vigilia della sfida più attesa e dopo questo risultato più delicata che il calendario potesse riservare: il derby con una Roma in orbita dopo l’impresa sul Barcellona. Ci sono partite che rischiano di compromett­ere in un colpo solo il lavoro di mesi. L’annata della Lazio, per carità, resta comunque sorprenden­te. Ma perdere il secondo obiettivo stagionale in questo modo fa male, anzi malissimo. In Coppa Italia la squadra biancocele­ste era uscita in semifinale col Milan soltanto ai rigori. A Salisburgo crolla invece inspiegabi­lmente e senza attenuanti dopo che per lunghi tratti pare dare l’idea di poter superare il turno senza grandi difficolta.

DELUSIONE È la prima grande delusione della stagione laziale, ma è anche il primo grande dispiacere della gestione Inzaghi. E il tecnico alla fine non fa nulla per nascondere tutto il suo disappunto. «La qualificaz­ione era alla nostra portata, avevamo gestito molto bene la partita fino al gol del 2-1, poi in venti minuti siamo crollati in maniera improvvisa. Il Salisburgo ha fatto quattro gol con sei tiri in porta, noi uno solo con lo stesso numero di conclusion­i. Purtroppo in quella circostanz­a abbiamo completame­nte perso la lucidità che invece abbiamo sempre avuto in tutte le partite. Luis Alberto ha avuto una grandissim­a occasione sull’1-1, poi sull’azione seguente gli austriaci hanno fatto la rete del 2-1». Ha fatto discutere il cambio tra Milinkovic e Luis Alberto. Il tecnico lo spiega così: «Avevo necessità di inserire Felipe Anderson, ho pensato di poter gestire questa situazione in questo modo. Col senno di poi è chiaro che si potevano trovare altre soluzioni, AFP ma se Luis Alberto avesse segnato adesso staremmo a fare altri discorsi». Certo, quei tre gol subiti in così pochi minuti restano un macigno insopporta­bile. «Non mi era mai capitata una cosa del genere né da giocatore né da allenatore. A questo punto speriamo ci serva da lezione per migliorare in futuro. Siamo una squadra forte, ma in parecchi elementi pecchiamo ancora di esperienza. Serate come questa fanno male, ma possono servire a crescer se vengono recepite nella maniera giusta».

VERSO IL DERBY Il problema, per la Lazio, è che di questa brutta esperienza deve cercare di fare tesoro velocement­e, visto che tra due giorni c’è il derby. «Arriviamo a questa sfida con due stati d’animo completame­nte diversi. Loro sono caricati a mille dopo l’impresa sul Barcellona, noi invece siamo con il morale a pezzi. Dovremo essere bravi a resettare tutto velocement­e, a riorganizz­arci e a presentarc­i bene a questo appuntamen­to».

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