All’assalto del feudo
HA I CURVONI NON È PISTA PER LA SF71H
Sul GP della Cina abbiamo chiesto un parere a Jacques Villeneuve, opinionista Sky e pilota.
1 Cosa pensi del circuito cinese?
È una pista abbastanza interessante, soprattutto se consideriamo i circuiti moderni non è male, ha delle curve un po’ in pendenza, lunghe, con staccate in appoggio. Non è un circuito dove è facile guidare e settare la macchina, ma ci sono dei lunghi rettilinei che ben si prestano a fare dei sorpassi. 2 Come vedi la Ferrari? Quello cinese è un circuito di sottosterzo, andava bene per la Ferrari dell’anno scorso. È cambiata la Ferrari quest’anno e per me questo non è il circuito migliore per la rossa. L’anno scorso le piacevano i circuiti con sottosterzo perché aveva una vettura con il davanti piantato, quindi riusciva meglio a sopravvivere in questi circuiti dove la gomma anteriore si mangia normalmente. Invece, quest’anno che la macchina è un pelo più sottosterzante, piste come quella cinese possono metterla in crisi. Poi vedremo, stiamo parlando di corse di macchine, non c’è una scienza esatta, però dovrebbe essere meno facile per la Ferrari. 3 Gli avversari della rossa come si comporteranno? La Red Bull è difficile da sapere. L’abbiamo visto in Bahrain, dove però non ha fatto giri in gara, che era lenta nel dritto ma veloce in curva perché ha tantissima aerodinamica. In Cina ci sono tante curve lunghe, quindi dovrebbe essere un circuito favorevole. Anche la Mercedes sembra godere delle curve lunghe, perciò anche le Frecce d’argento dovrebbero andare meglio che su altre piste, però a inizio Mondiale le cose si scoprono gara dopo gara. Dopo le prime 4 si capiranno meglio le potenzialità delle macchine. 4 Credi che Hamilton possa avere un contraccolpo psicologico dopo il doppio successo di Vettel? Sicuramente questo non gli fa bene, però anche l’anno scorso all’inizio è partito sottotono e poi si è svegliato quando le cose sono andate storte per Vettel. Credo che Hamilton sia molto forte psicologicamente, ha avuto fin qui anche un po’ di sfortuna e quindi penso sia presto per dire che il campione del mondo possa essere condizionato mentalmente dal fatto di non avere ancora vinto.