Trionfo del Torino con il Milan È sua la Coppa Italia Primavera
●I rossoneri non rimontano le due reti di svantaggio dell’andata A segno l’ex Crotone: i granata, all’8° titolo, non vincevano dal 1999
– ha detto l’ex Crotone –. Sono felicissimo, volevo vincere la Coppa a tutti i costi: il gol è una bella soddisfazione ma è importante il trofeo. Lo dedico alla mia famiglia e alle persone che mi hanno insegnato a non accontentarmi mai».
LA MANO DI COPPITELLI Festa grande per il presidente Urbano Cairo, al terzo titolo Primavera della sua gestione dopo lo scudetto e la Supercoppa del 2015. All’epoca sulla panchina granata sedeva Moreno Longo, oggi tra i migliori tecnici della Serie B e in rampa di lancio. Oggi c’è indelebile la mano di Federico Coppitelli su questa ottava Coppa Italia Primavera (nessun club in Italia meglio del Toro): nel doppio confronto ha azzeccato praticamente tutto, imbrigliando il Milan e conquistando il suo primo trofeo Primavera nello stadio più prestigioso d’Italia, che va ad aggiungersi agli scudetti vinti con i Giovanissimi e gli Allievi della Roma. «Questa categoria è fatta di risultati, vincere qui proietta nell’elite del calcio italiano. Abbiamo fatto 150’ perfetti, e solo nei primi 30 del ritorno abbiamo sofferto. È un orgoglio vedere i ragazzi battersi così – ha detto Coppitelli –. Non prendere gol in due partite contro il Milan è un grande risultato. C’è soddisfazione, ci tenevamo, a nostro modo cerchiamo di raggiungere l’obiettivo di far crescere i ragazzi. Ha esordito in A Buongiorno, spero possano farlo anche altri. Io pronto per allenare i grandi? Penso a quello che faccio oggi, che è l’allenatore del Torino. E sono contento».
L’ORGOGLIO DEL PRESIDENTE Contentissimo ovviamente anche il presidente Cairo: «Sono molto soddisfatto, è una vittoria importante e mi fa piacere che il Filadelfia abbia subito potuto ●
Tra andata e ritorno, il più incisivo. Corre, lotta, dribbla. Giusto sia stato lui a decidere l’ultima sfida.
ospitare una vittoria – ha detto raggiante Cairo – Sono fiero, è il coronamento di un percorso giovanile fatto con Bava, Comi, Coppitelli e tutto lo staff. Grande lavoro e grande dedizione: alcuni giocatori possono anche arrivare nella massima serie. È un progetto che sta dando i suoi frutti: dopo Barreca, Edera, Bonifazi, speriamo di lanciare altri ragazzi».
POCO MILAN Se Torino ride, la Milano rossonera è delusa. Lupi ha provato a sorprendere l’avversario ridisegnando l’assetto tattico, proponendo un 35-2 molto offensivo nelle intenzioni, meno nella pratica. Tolte un paio di conclusioni di Tsadjout nel primo tempo, una bella parata di Coppola su Dias nella ripresa e un destro a lato di Torrasi, non si è mai avuta la sensazione che il Milan potesse davvero riuscire nella rimonta. «Ma il rammarico è soprattutto per il primo tempo dell’andata, dove siamo stati troppo rinunciatari – ha ammesso il tecnico rossonero –. I ragazzi hanno dato tutto. La differenza l’hanno fatta gli episodi, ma complimenti al Toro».