Cercasi Lazio Per Inzaghi arriva la prova più complicata
●La Roma subito dopo il k.o. più doloroso Il tecnico in campo per risollevare i suoi
Lo choc e la necessità di ripartire subito. Che, forse, è anche il modo migliore per superarlo, lo choc. A patto, ovvio, di non subirne un altro. Sì, perché il derby che arriva solo 72 ore dopo il primo doloroso k.o. dell’annata laziale e anche dell’intera gestione Inzaghi è un bruttissimo scherzo del destino. Ma, se sfruttato a dovere, può cancellare in un amen quella delusione e derubricarla alla voce rimpianti.
LO PSICOLOGO È su questo tasto che Simone Inzaghi sta battendo da ieri. Lo ha cominciato a fare già durante il volo che nella tarda mattinata ha riportato a Roma da Salisburgo la comitiva biancoceleste. Ha continuato a ripeterlo nel pomeriggio a Formello. Certo, la botta europea è stata tremenda. In sé e ancor di più per come è maturata, con un suicidio improvviso e incredibile. Che può avere una sola spiegazione, quella mentale. Ed è proprio per questo che la cura di Inzaghi per «guarire» la squadra è di natura esclusivamente psicologica. Nei due anni della sua gestione Inzaghi ha dato spesso dimostrazione di essere un fine psicologo. Questa però sarà per lui la prova più difficile da superare. Riuscire a ricaricare la sua Lazio in tempo per il derby sarebbe come superare un esame di laurea.
DIFESA COLABRODO Certo, ci sono poi pure alcune questioni tecnico-tattiche da rivedere. Sotto questo punto di vista il problema numero uno di Inzaghi resta una difesa che continua a subire tanto. Il dato di 10 gol incassati nelle ultime 5 partite ufficiali dice tanto. Ma ancor più impressionante è il numero complessivo: 60 reti subite in 48 partite ufficiali, con una media di 1,25 gol a partita. È vero che la banda Inzaghi segna tanto. Con quello realizzato da Immobile a Salisburgo il totale è salito a 109 gol (eguagliato il record del club, stabilito dalla Lazio di Eriksson nella stagione 1999-2000). Ma la politica del segnare un gol più dell’avversario non sempre paga.
LE NOVITÀ Bisogna correre ai ripari e bisogna farlo in fretta. Perché il derby, oltre alla supremazia cittadina, può decidere pure la corsa Champions. Inzaghi sta pensando a qualche novità nel reparto arretrato. Innanzitutto negli uomini, con Bastos e Caceres in pole position per tornare titolari. Ma a cambiare potrebbe essere pure l’assetto. La difesa a tre, che fin qui è stata un dogma della stagione laziale, non è più tale. Il passaggio ad una retroguardia, quella a quattro, potrebbe materializzarsi già domani.
Il flop è di natura mentale. E Simone medita cambi: dentro Caceres e difesa a quattro