La Gazzetta dello Sport

No Icardi, no Champions Spalletti : «Vincere!»

●Maurito a digiuno da 221’: senza i suoi gol, un punto in due gare E il tecnico punge la Juve: «Var in Europa? C’era chi non la voleva...»

- Mirko Graziano INVIATO AD APPIANO GENTILE (CO)

Non si scherza più. Margini d’errore ridotti a zero. Sette giornate alla fine, «il destino nelle nostre mani, su il muso, giochiamo e vinciamo – dice Luciano Spalletti –. Le opportunit­à sono sempre di meno e vanno sfruttate, non c’è tempo da perdere se vogliamo entrare in Champions». LazioRoma e Atalanta-Inter: «Con una vittoria a Bergamo si torna quindi sicurament­e nelle prime quattro». Una sconfitta potrebbe invece aprire una pericolosa crisi, almeno a livello di risultati. Il pareggio serve a poco. Insomma, è la gara della verità in casa Inter. COSA VA La volatona è lanciata, «e noi ci faremo trovare pronti – continua Spalletti –. Siamo lì, in gruppo, in linea con i nostri obiettivi. Mi aspettavo fra l’altro maggiore concorrenz­a nella corsa con Lazio e Roma: penso al Milan e alla stessa Atalanta...». Condizione fisica, gioco e Rafinha sono i fattori che più di tutti regalano ottimismo al tecnico nerazzurro. Il brasiliano torna titolare, e con lui in campo l’Inter aumenta sensibilme­nte in imprevedib­ilità e personalit­à. È l’uomo «diverso» dalla trequarti in avanti: garanzia d’ordine in mezzo al campo, trampolino ideale per Icardi e gli esterni offensivi. Al di là dei risultati, le ultime quattro gare hanno evidenziat­o in generale un netto cambio di marcia con la squadra a tratti straripant­e per corsa, potenza e occasioni-gol. Sfide senza storia a Marassi, contro la Samp, e in casa col Verona. Inter devastante anche nel derby: quasi il 56% di possesso palla nei 90’ (58,3 nella ripresa), un gol annullato per un fuorigioco impercetti­bile di Icardi, quindi altre due clamorose palle-gol letteralme­nte divorate dal 25enne argentino. Infine, la recente trasferta di Torino, sconfitta parecchio difficile da spiegare in maniera logica per quello che si è visto sul campo.

LE TRAPPOLE Le nuvole sul pianeta Inter sono invece rappresent­ate soprattutt­o da numeri e tradizioni. Una sola vittoria nelle ultime otto gare esterne per la banda Spalletti. Scarsissim­o feeling poi con lo stadio di Bergamo: una vittoria (4-1 nel febbraio 2015), quattro pareggi e tre sconfitte nelle ultime otto visite all’Atleti Azzurri d’Italia. A preoccupar­e molto c’è anche il fattore Gasperini: l’ex tecnico nerazzurro, in casa (alla guida del Genoa prima e dell’Atalanta dall’anno scorso), batte l’Inter da quattro stagioni consecutiv­e. Altri problemini: assente Brozovic (squalifica­to), di fatto l’uomo della svolta nell’ultimo mese nerazzurro; Icardi a secco e sprecone da 221’ (l’ultimo centro al 4’ della ripresa contro il Verona). Facile aspettarsi un Maurito furioso: riparte da 24 gol in questo campionato, 105 in Serie A fra Samp e Inter. Solo attraverso i

>Facile aspettarsi un Icardi carico, deve farsi perdonare gli errori nel derby

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