La Gazzetta dello Sport

Rosucci d’orgoglio: «Juve, mi hai cambiato la vita»

●La centrocamp­ista della Nazionale donne si gioca lo scudetto contro il suo ex Brescia «Mai allenata così, questa maglia è unica»

- Marco Calabresi

Martina Rosucci non ha perso l’ambizione di diventare giornalist­a. Chissà come l’avrebbe raccontata una settimana così: prima il gol con la Nazionale (che le mancava dal 20 settembre 2013, in Estonia) che ha lanciato l’Italia verso la qualificaz­ione al Mondiale, poi la partita che oggi probabilme­nte deciderà il campionato. A Vinovo, alle 15 (diretta RaiSport), si gioca Juventus-Brescia, in campo 14 convocate in Nazionale (otto bianconere, sei bresciane): Martina, torinese, è tornata nella sua città dopo sei stagioni con la maglia della squadra che oggi sfiderà, e che l’ha fatta diventare grande. «E che rimarrà sempre un pezzo del mio cuore – dice –. Ringrazier­ò sempre Brescia, giocherò contro la mia famiglia». La Juventus ha vinto 17 partite su 17, il Brescia ha perso solo lo scontro diretto all’andata (4-0, in casa) ma, in caso di arrivo a pari punti, si giocherebb­e lo spareggio senza tener conto della differenza reti, fattore questo che tiene la squadra di Piovani più viva che mai. «Ma nella testa della Juventus non esiste giocare per il pareggio – spiega Martina, 57mila follower su Instagram e oltre 40mila su Facebook –. Quest’anno ho capito cosa significhi davvero indossare questa maglia. Lo stile Juventus si riconosce in tutto, si respira. Arriviamo al campo un’ora e mezza prima dell’allenament­o per fare esercizi di attivazion­e e chi lascia una bottigliet­ta d’acqua in campo paga 1 euro».

TRAINO Alta, bionda, forte: anche se, a differenza di Sara Gama, non le è stata ancora dedicata una Barbie («È bellissima, ma per il momento ne basta una», scherza), Martina è una delle testimonia­l del calcio femminile che anche in Italia si sta facendo largo. «Non ci nascondiam­o, sappiamo di essere CENTROCAMP­ISTA JUVE un traino per il movimento, che è arrivato al suo punto di svolta – ammette –. Sentiamo la responsabi­lità, ma non ci pesa, anzi il contrario. Grazie a noi, le bambine e le loro famiglie hanno un riferiment­o femminile. C’è più curiosità e meno pregiudizi­o: ora siamo delle atlete, delle donne, non più dei maschiacci che giocano a calcio». Donne e atlete che fanno una vita da profession­iste, hanno un’immagine e anche fisicament­e sono seguite come i colleghi maschi: «Non mi sono mai allenata così. Negli anni scorsi, pativamo la fisicità nelle gare internazio­nali, ora questo gap non esiste più».

SOGNO CHAMPIONS In Champions, il gap con le big d’Europa, la Juventus proverà a colmarlo nel prossimo mercato, reso più competitiv­o dal probabile ingresso di altre società di Serie A (Milan, Inter, Roma) nel campionato femminile. «Oltre a disputare il Mondiale, il mio sogno è vincere la Champions con la Juve. Già con questa squadra valiamo i quarti, e forse qualcosa in più, ma sicurament­e ci saranno nuove giocatrici. La Juve non gioca per arrivare seconda». Per arrivare prima, oggi non può perdere.

GRAZIE A NOI ORA C’È PIÙ CURIOSITÀ E MENO PREGIUDIZI­O

18a GIORNATA (oggi, 15) AtalantaSa­ssuolo, Juventus-Brescia (diretta RaiSport), Res Roma-Pink Bari, Tavagnacco-Ravenna, Empoli-Verona (17). Domani (15) Chievo-Fiorentina (diretta Facebook LND) CLASSIFICA Juventus 51; Brescia 48; Tavagnacco 34; Atalanta 30; Fiorentina 28; Chievo 25; Verona 19; Res Roma 18; Pink Bari 13; Ravenna 11; Sassuolo 10; Empoli 8.

MARTINA ROSUCCI

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John Elkann, 42 anni ANSA

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