La Gazzetta dello Sport

Pavoletti, è ora Il Cagliari punta sul «risolutore» per scacciare i fantasmi

- Mario Frongia CAGLIARI

La mente è tornata. Adesso, i tifosi aspettano il braccio. Il risolutore, in una partita da dentro o fuori, è decisivo. Cigarini, per dettare tempi e rubare gli attimi all’Udinese. Pavoletti per chiudere il discorso. Da killer. Anche perché a sette partite dalla fine, c’è poco da meditare. Il Cagliari che riparte finalmente dal regista nella zona clou della manovra, deve ritrovare anche il bomber. Il livornese su 8 centri ne ha messi dentro 7 di testa, la sua vera specialità: record in serie A e secondo in Europa dopo l’esperto Cristhian Stuani, uruguaiano del Girona ex Reggina che ne ha firmati 9 su 19. Insomma, Leonardo veste per forza i panni del Mr Wolf, l’Harvey Keitel risolvipro­blemi del Pulp fiction di Quentin Tarantino. Specie in attacco senza le reti di Sau (2), Farias (1), Joao Pedro (5 finché non è stato fermato dal doping), Giannetti e i babies Ceter e Han. Insomma, temperatur­a che sale. E classifica che urla: con 29 punti, a +3 da Crotone e Spal terzultimi, i sardi devono vincere. L’Udinese arriva alla Sardegna Arena con otto ko di fila. Dunque, faccia a faccia sanguigno, carico di suspense GETTY e aspettativ­e. Peraltro, alla «Dacia Arena» il 19 novembre scorso fu exploit rossoblù con Joao Pedro. E lì i Pozzo esoneraron­o Del Neri.

LA ZAMPATA DEL LIVORNESE All’ultimo minuto, di testa, di piede, di pancia o di ginocchio. Purché in rete. Purché valga per mettere punti in cassaforte. Pavoletti può far esultare i supporter isolani come meglio crede. Ha carta bianca. Tra i difensori bianconeri deve trovare lo spiraglio giusto per fare esplodere lo stadio. «Pavoloso», come lo ha battezzato la tifoseria del Genoa – club in cui ha vissuto la miglior parentesi dal gennaio 2015 a dicembre 2017 – ha in mano un pezzo importante della partita dei sogni e dei sentimenti. Quelli di un popolo che si aspetta di vederlo castigare Bizzarri. Contro l’Udinese, alla Sardegna Arena, con una prevendita che lascia intuire un quasi tutto esaurito, c’è poco da svicolare. Per fare punti serve tirare in porta e segnare. E siamo daccapo: Pavoletti è l’ariete con le armi giuste per far male agli ospiti.

A CASA SUA «Sono qui per una società e un progetto serio. Voglio farne parte» le prime parole del bomber marinaio in città. «Questa può diventare la stagione top della mia carriera», le promesse di inizio anno. «A Cagliari mi trovo bene, alzarsi col sole e il mare a due passi è già una vittoria». Onesto, gran lavoratore, sorridente, sa di poter cogliere due bersagli: permettere al Cagliari di lasciarsi alle spalle un capitolo d’inferno, e mettere le zampe sull’Udinese, per nulla al riparo da incubi con 33 punti. Insomma, una giostra che può mostrare diverse sfaccettat­ure. Con «Pavoloso» che aspetta i cross di Padoin e, soprattutt­o di Faragò, le imbeccate di Barella e Cigarini, i duetti con Sau. In breve, deve cavalcare la macchinina giusta. E poi, prendersi gli applausi.

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Leonardo Pavoletti, 29 anni, attaccante livornese, è alla prima stagione con la maglia del Cagliari

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