Mondiale a 48 da Qatar 2022? Molto difficile
● Tanti ostacoli all’anticipo della formula «XXL»: la Fifa ne studia la fattibilità ma...
Possibile che il Mondiale «XXL», quello a 48 squadre, debutti a Qatar 2022 invece che nel 2026 come previsto? Domanda inevitabile dopo il Congresso della Conmebol (la confederazione sudamericana) a Buenos Aires. Il presidente Alejandro Dominguez ha presentato la proposta — firmata dai dieci paesi — per chiedere la formula a 48 nazionali in anticipo. Gianni Infantino, numero uno Fifa, è rimasto sorpreso: per lui la questione era chiusa da tempo, da gennaio 2017, quando l’Esecutivo approvò la nuova formula. Ha promesso di pensarci. Ma oggettivamente non è facile.
TEMPI Ci sono un paio di ostacoli di non facile superamento. Il primo riguarda la durata del torneo in Qatar che, per le famose questioni climatiche, si gioca in un periodo già più breve del solito, dal 21 novembre al 18 dicembre 2022. Allargarlo da 32 a 48 squadre significherebbe giocare più o meno 6 partite al giorno, impossibile anche per questioni tv. Oppure estendere il periodo di quasi una settimana. Ma le leghe europee, già non contente del torneo invernale, si opporrebbero di sicuro.
ACCOGLIENZA L’altro problema riguarda l’accoglienza a Doha, città che al massimo può ospitare 32 nazionali, non una di più. Tutti gli stadi e tutte le squadre saranno nel giro di una trentina di chilometri, un grande «villaggio olimpico». Sarebbe necessario aprire i confini e giocare anche tra Arabia Saudita ed Emirati Arabi. Chissà.
CONGRESSO Poi tutto il resto, dai contratti già firmati (e «rivisti» per spostare il torneo dall’estate all’inverno) ai tempi per decidere il cambio. Per Russia 2018 le qualificazioni sono cominciate a marzo 2015: tre anni e tre mesi prima. Se tanto mi dà tanto, quelle di Qatar 2022 dovrebbero partire nell’estate 2019, anche se il Mondiale invernale cambierà qualche prassi. Sicura una cosa: si dovrebbe cominciare a parlare di anticipo già al Congresso Fifa di Mosca del 13 giugno.
INFANTINO Non c’è dubbio che ai continenti non spiacerebbe avere più squadre. L’Uefa è quella meno interessata, anche perché l’aumento percentuale di posti è stato minore (16 invece di 13/14) e dovrebbe affrontare il malumore delle leghe. Dalla Cina al Sudafrica sono tutti in fibrillazione. Infantino è stato diplomatico: «Un’idea molto interessante, ne studieremo la fattibilità, se anche gli altri sono d’accordo, perché non è una decisione che solo il presidente della Fifa o il Conmebol può prendere. Se possibile, perché no?». Possibile? AFP