La Gazzetta dello Sport

CAMPIONATO E COPPA? DIVENTA DURA

Le semifinali­ste di Champions e una nuova tendenza

- CONDÒ CONFIDENTI­AL di PAOLO CONDÒ twitter: @PaoloCond

Dunque la Roma, che nella classifica di Serie A divide il terzo posto con la Lazio, affronterà nelle semifinali di Champions il Liverpool, terzo in Premier a pari merito col Tottenham. Nell’altra gara la quarta della Liga, il Real Madrid, giocherà contro i campioni di Germania da poco confermati del Bayern. Se sommate gli attuali piazzament­i delle quattro semifinali­ste, ottenete un numero 11 - che dimostra quanto sia stata complicata questa stagione. O meglio, quanto gli scudetti a lunga gittata, quelli che già a Natale erano sostanzial­mente assegnati (Manchester City e Paris Saint Germain su tutti, ma lo stesso Barcellona vantava un ricco margine), siano costati in termini di energie fisiche e mentali. Sono tutte fuori. Il Real Madrid, per citare l’ovvia favorita alla Champions, quest’anno non ha mai corso per la Liga. Una scelta scientific­a, vien da pensare, dovuta alle alte aspettativ­e di Cristiano Ronaldo e di gran parte della rosa sul Mondiale. L’inatteso successo a Euro 2016 ha infatti convinto il fuoriclass­e portoghese a tentare una seria scalata alla corona massima. Gli è venuto così naturale seguire il consiglio di Zidane di non spremersi in autunno - come aveva sempre fatto, anche per vincere gli sprint al Pallone d’oro - per poi esplodere a primavera, nelle settimane decisive per la Champions. E, potete scommetter­ci, pure nell’estate mondiale.

Riletta a posteriori, anche la stagione della Roma pare pianificat­a sulla Champions: partenza lenta in agosto, ascesa quasi verticale da settembre a inizio dicembre, lungo passaggio a vuoto invernale, robusta ripresa da febbraio in poi. Se sovrappone­te il calendario europeo a quello domestico, scoprirete che i picchi di rendimento coincidono: la squadra è scattata quando avrebbe dovuto pagare le partite ravvicinat­e, viceversa ha frenato quando il diradarsi degli impegni l’avrebbe dovuta rilanciare. Detto che la Juventus ha fatto sostanzial­mente match pari con il Real Madrid pur lottando duramente con il Napoli a domicilio - è un grande merito - e che i tedeschi fanno eccezione perché il Bayern non ha concorrent­i interni all’altezza da quando Klopp se n’è andato in Premier, sarà interessan­te verificare in futuro il seguito di questa «separazion­e delle carriere». Ricordate come siamo arrivati a quel numero 11? Negli ultimi dieci anni soltanto una volta era stato superato, e per una presenza meno che episodica: quella dello Schalke, che nel 2011 arrivò in semifinale chiudendo la Bundesliga al 14o posto. Per il resto, c’è un’altra somma 11 (il Chelsea campione 2012 fu sesto in Premier) e tutte le altre sono inferiori, anche di molto. Soltanto l’anno scorso il Real centrò il doblete campionato-coppa. Questa stagione potrebbe essere l’avvio di una nuova tendenza: o l’uno, o l’altro.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy