Fede dorso di gioia E ora pensa alla tv «Vi sorprenderò»
● Trova il secondo tempo italiano sui 100: 1’00”03 Poi rivela: «Avrò impegni professionali importanti»
Una vittoria per pensare, ripartire, gioire. E annunciare: «Presto vi sorprenderò!». Cos’è, l’annuncio di un nuovo amore? «Macché, è una cosa professionale» fa Federica Pellegrini, sempre attrazione principale dei trials europei del venerdì, giorno del congedo dalle sue gare tricolori. Una vittoria salutare e anche per salutare i campionati: nei 100 dorso al cospetto della neo primatista Margherita Panziera (59”96) con un doppio progresso sino al 2° crono italiano alltime portato a 1’00”03. «Sono stra-contenta, peccato per quei pochi centesimi e avrei infranto il muro del minuto anch’io, sarà un bello spunto per i prossimi allenamenti». Tornerà domenica per lo scudetto, ma in vasca corta. Cosa bolle, Fede? Qualcosa oltre il nuoto: dentro la sua «stagione di transizione» che la porterà in estate ai 30 anni, Fede annuncia che si darà alla Tv: «È top secret, qualcosa di importante, prossimamente». Non dice oltre, non aggiunge altro: sarà un impegno «seriale» ma non farà la presentatrice. E continuerà a fare la nuotatrice sino ai Giochi di Tokyo 2020. Però farà uno strappo alla regola: davanti alla camera tv alternandola alla camera di chiamata in vasca, dove si presenterà soltanto per il Settecolli di fine giugno e gli Europei di Glasgow di agosto, saltando i Giochi del Mediterraneo.
OCCASIONE Era arrivato il momento: del resto per una che sta per raggiungere quota 120 tricolori, e ha vinto almeno un oro in tutti gli eventi, trovare le motivazioni non è così facile. Le hanno tolto la possibilità di vincere le staffette con il club (Aniene) perché ormai sono tutte distribuite tra i gruppi militari e allora fa la «mammachioccia» alle compagne in chiusura dei suoi campionati con un 4° posto che nasconde una prestazione simbolicamente assai significativa. Il suo ritorno dall’agosto mondiale d’oro in cui infranse l’imbattibilità dell’americana Ledecky, ai 200 sl: li ha nuotati quasi nella distrazione generale ma non per lei che raccoglie un 1’56”67 in terza frazione da farle venire nostalgia. «Ma domani li nuoterò anche in Coppa Brema, rimane la mia distanza del cuore, mi ricordo ancora come si nuota...». Fede è in fase di riflessione con il tecnico Matteo Giunta sul progetto velocità, missione che in queste gare di primavera non le poteva far sbocciare chissà quali clamorosi riscontri, con soli 3 mesi di lavoro. Dirà l’allenatore: «Finché non romperà il muro nei 100 dorso o quello dei 53” nei 100 sl non sarò soddisfatto».
INSODDISFATTA Neanche Fede lo era dopo il 54”4 della finale di giovedì: «Ho bevuto uno spritz con i miei ed è passato tutto. Anche con Matteo abbiamo parlato un po’ ed è veramente inspiegabile, perché al mattino ho sempre quasi fatto lo stesso tempo del pomeriggio, forse dovremo spostare degli allenamenti forti al pomeriggio. Perché le andature medie alla mattina non le sento e magari le sento in finale?». Risposta del tecnico: «Nei lavori pomeridiani non abbiamo fatto lavori qualitativi, ho preferito sempre farli al mattino. Bisognerà tornare ad abituare il suo corpo a nuotare a livello massimale anche di sera. Ma questo non mi preoccupa, ho rivisto la gara in Tv: lei ha voluto strafare, con frequenze medie più alte rispetto alla mattina, aveva tanta energia ma non riusciva a trasformarla in velocità, nuotando decisamente peggio. Dopo i primi 50 si è adagiata, anziché rimanere in spinta, ha abbassato la frequenza. È questione di automatismi. Scendere sotto i 53”? Sarà difficile quest’anno. Il crono della staffetta? A lei i 200 vengono bene perché si diverte, ma per fare 1’54” come un anno fa serve un altro tipo di allenamento». E con gli impegni Tv cosa cambierà? «Quest’anno voglio che lei si rilassi, se ciò toglie un po’ di tempo al nuoto, va bene così».