La Gazzetta dello Sport

Di Francesco lancia il monito «È una sfida che vale doppio»

- Andrea Pugliese ROMA

Per fortuna che ci sono dubbi ed infortuni. È un’iperbole, ovviamente, ma di certo c’è che in questo momento Di Francesco è alle prese con tanti di quei pensieri (legati proprio a modulo e formazione) che non ha proprio il tempo di pensare al Liverpool. «Anche perché prima ci sono tre partite importanti­ssime, ad iniziare proprio dal derby – dice l’allenatore della Roma – Ben venga una sfida come quella con la Lazio, di solito queste partite si preparano da sole dal punto di vista delle motivazion­i. E poi questo derby vale doppio, per la città e per la Champions del prossimo anno. Ma dovremo giocare con la stessa cattiveria e la stessa determinaz­ione messa contro il Barcellona. E comunque ai miei del Liverpool non ho ancora parlato, anche se è una gara ALLENATORE ROMA

che la gente attenda da 34 anni». Prima c’è il derby, appunto.

IL MODULO Detto di Defrel e Perotti out, Di Francesco i problemi con i singoli ce li ha con Manolas e Florenzi, entrambi nei giorni scorsi alle prese con la febbre. Manolas, soprattutt­o, è vitale per la difesa a tre, schieramen­to che ha permesso al tecnico gialloross­o di schiantare i catalani. «Questo sistema ci ha permesso di vivere una serata storica e di fare qualcosa di straordina­rio, ma fino a quel punto ci eravamo arrivati con il 4-3-3. Il modulo è dinamico, quel che conta è che ora i ragazzi sanno che possono giocare in un altro modo. E comunque la differenza la fanno l’atteggiame­nto e i principi di gioco».

OCCHIO, LORO SONO I PIÙ BRAVI AD ANDARE IN PROFONDITÀ

OCCHIO Ed allora bisognerà prima di tutto arginare la rabbia della Lazio, dopo la clamorosa eliminazio­ne di Salisburgo. «Attenzione, perché loro potrebbero avere la stessa reazione che abbiamo avuto noi con il Barcellona dopo il k.o. con la Fiorentina – chiude Di Francesco – La Lazio ha grande fisicità e nel calcio è un aspetto determinan­te. Hanno un giocatore come Immobile bravissimo ad attaccare la profondità e gente come Milinkovic e Luis Alberto forte negli assist e nelle imbucate. La Lazio è la più brava a mandare in porta i propri giocatori». Un pensiero in più, altro che Liverpool per ora.

EUSEBIO DI FRANCESCO

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