La Gazzetta dello Sport

Maran cambia Mazzarri no «Dovevamo fare più pressing»

●Il granata: «La difesa a cinque del Chievo ci ha tolto lucidità». Il tecnico dei veneti: «Punto ok»

- Alessandro De Pietro VERONA

Resta a metà strada Walter Mazzarri. Colpa di Maran, con quella difesa a cinque che il Torino non ha saputo leggere appieno. «Eravamo preparati ad affrontare una linea a quattro, non a caso la partita l’abbiamo cominciata bene. Quando il Chievo ha cambiato, tutti hanno voluto metterci qualcosa di proprio per di più senza la necessaria lucidità. Eravamo un po’ compassati. Di sicuro dovevamo fare più pressing. E Ljajic doveva andare sul loro metodista», la prima lettura di Mazzarri, senza nascondere una logica punta di rammarico. «Nel primo tempo», ricorda, «abbiamo avuto due occasioni clamorose, dovevamo far gol e poi giocare in velocità come piace a noi. Alla fine altre possibilit­à ce le siamo create, ma abbiamo sempre sbagliato l’ultimo passaggio. In generale non s’è fatto male, ma certamente si può far meglio. Occasione persa? Con quel fortino davanti non era facile trovare spazi. Basti guardare al Chievo visto col Napoli. Volevo una circolazio­ne di palla più rapida, ma in generale non abbiamo fatto le scelte giuste. Tanti ragazzi non erano brillanti. La nostra settimana è stata tribolata. E con la sua fisicità ci sta che il Chievo possa darti qualche problema». Mazzarri va da Belotti, spesso stretto fra Bani e Tomovic: «Anche lui un po’ di lucidità l’ha persa, ma ora si gioca tanto e rientrava da un infortunio. In altre circostanz­e la palla che ha avuto l’avrebbe messa dentro». Sbuffa Ansaldi, spina nel fianco sulla fascia sinistra granata: «Abbiamo fatto una bella gara, ci è mancato soltanto il gol ma ci abbiamo provato fino alla fine. Il calcio è così, nell’ultima partita contro l’Inter abbiamo vinto con un po’ di fortuna mentre col Chievo è successo il contrario. Con la difesa a tre abbiamo trovato l’equilibrio che ci mancava».

QUI CHIEVO Dall’altra parte Rolando Maran si tiene stretto il punto: «Siamo partiti contratti, facevamo fatica ad accorciare e a ragionare. Poi siamo cresciuti e ad un certo punto abbiamo anche provato a vincerla. Quando siamo rimasti in dieci dopo l’espulsione di Bani ci siamo impauriti ma non potevamo veder svanire un risultato positivo che in fondo abbiamo meritato. E peccato per la palla fallita da Cacciatore. Quest’anno va così, ma non abbiamo subito gol e abbiamo preso un punto importante. Avanti così».

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