La Gazzetta dello Sport

TRE SORRISI NEL GIORNO STORICO: RECORD DI X

- Di NICOLA BINDA

Cos’è un pareggio? E’ il simbolo dell’equilibrio per antonomasi­a, ma in certi momenti potrebbe anche essere il marchio della paura. Questa giornata ne ha regalati 8, il massimo nell’era della B a 22 squadre, e in pochi ne possono andar fieri. Paradossal­mente, un turno così può essere digerito meglio dalle tre squadre sconfitte: la classifica è rimasta quasi ingessata, tutto è rimandato a martedì sera. Quando sarà tagliata quota mille gol: siamo a 997, magari già ci riescono domani sera Ascoli e Parma, per uno dei traguardi più precoci nella storia della B a 22. Senza respiro.

Invece le tre squadre che hanno vinto godono il doppio. Soprattutt­o l’Empoli, che non conosce proprio le parole equilibrio e paura. Chi si trova di fronte la capolista non ha scampo. Succede così da 21 giornate, un girone intero. E le difese avversarie tremano: i 75 gol alla 35a sono il massimo nella B a 22. Se martedì a Cesena segna e non perde, ottiene un doppio primato: serie positiva (22 sempre dell’Empoli nel 2004-05) e gare di fila in gol (26 del Pescara 2011-12). Dalla vetta alla coda: anche la Ternana è riuscita a vincere fuori casa (mancava solo lei...), non è più ultima e zitto zitto il buon De Canio sta facendo una rimonta che, se dovesse andare a buon fine, avrebbe del clamoroso.

La terza vittoria è stata quella del Foggia, squadra che di rimonte è il simbolo (visto dov’era a dicembre...), per la quale però si apre un capitolo a parte. Dopo la chiusura delle indagini della settimana scorsa e la lunga serie di notifiche (8 dirigenti, 6 tecnici, 24 giocatori) per il caso dei pagamenti in nero, in settimana sono attesi i deferiment­i: il club rischia come minimo una penalizzaz­ione, ma quando? Siamo alle solite: i tempi lunghi della giustizia sportiva rischiano di guastare i campionati. Come al Bari, sempre per restare in Puglia: prima si chiarisce la storia del presunto mancato pagamento dei contributi al 16 marzo, meglio è.

Tra i tanti colpi di scena che sta regalando questo torneo, di quelli extra campo si farebbe volentieri a meno. Come tutte le contestazi­oni che eruttano qua e là, o come i fatti che hanno preceduto Pescara-Bari. Il modo peggiore per ricordare Piermario Morosini, nella stessa città e nel giorno del sesto anniversar­io della scomparsa.

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