La Gazzetta dello Sport

Solo Coronado Poco Palermo Cremonese ok: ecco Scamacca

●La squadra di Tedino ripresa e fischiata Primo gol per l’attaccante di scuola Roma

- Alessio D’Urso INVIATO A PALERMO

Altri fischi: il Palermo non li trasforma in applausi. Niente svolta, niente fughe in avanti: soltanto un pari intriso di rabbia. La squadra di Tedino, sebbene seconda in classifica, spreca un’altra occasione eclatante per l’allungo verso la promozione diretta, raggiunta da Scamacca (primo gol per l’attaccante scuola Roma) dopo l’acuto di Coronado, e mette la freccia solo per fermarsi ai box dei rimpianti. Troppe le opportunit­à sfumate nel girone di ritorno: la vittoria manca da 3 gare. Alla Cremonese il merito di crederci fino all’ultimo, un pari che abbassa anche la temperatur­a sulla panchina di Tesser.

RIPARTENZE Al Barbera succede che il Palermo porti subito pressing feroce sui portatori di palla altrui, piazzando tra le linee Coronado, alle spalle di Nestorovsk­i. La Cremonese si dispone a specchio, con un più prudente 3-5-1-1 rispetto al solito 3-4-1-2. L’infortunio in avvio di Croce impone agli ospiti un’attenta lettura del match in chiave difensiva, anche se le azioni più pericolose nella prima mezz’ora appartengo­no alla squadra di Tesser. Scintille accese al 12’ da Camara e al 23’ da Garcia Tena, che corregge in rete — ma in chiaro fuorigioco — un cross teso di Piccolo. Solo all’ultimo assalto del primo tempo, i rosanero sfiorano il vantaggio con Gnahorè.

GOL ANNULLATI La difesa a 3 degli ospiti, intanto, finisce per stringersi come una morsa attorno a Nestorovsk­i: Tedino chiede ai compagni di sostenerlo. E mentre alla Cremonese annullano all’l1’ il secondo gol per fuorigioco (stavolta di Camara), i siciliani all’ennesimo tentativo riescono a sfondare il muro grigioross­o: ci pensa Coronado (in gol per la terza volta di fila in casa), al 16’, a depositare in rete il pallone di testa dopo la respinta di Ujkani sul siluro di Rispoli. La partita decolla. I grigioross­i reagiscono con rabbia, invocando pure un penalty per un presunto tocco di braccio in area di Struna al 20’. Il Palermo, come nel recente passato, si espone a rischi continui: le minacce portate da Marconi e Camara sono il prologo al pareggio. Che si materializ­za puntuale al 39’, quando Scamacca spinge in rete all’altezza dell’area piccola l’assist di Marconi, lasciando al Palermo (in precedenza vicino al raddoppio con Rispoli e nel finale con Struna) tutta la delusione di giornata.

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