La Gazzetta dello Sport

Nenè poi Anderson: due gol non bastano Pari Pettinari al 93’

●Ancora una volta la squadra pugliese è raggiunta nel finale. Di Mancuso la prima rete per Pillon

- PESCARA o.d’a.

Dopo quella della sua Roma contro il Barça, Pettinari fa 13 e regala al Pescara un’altra remuntada da urlo. Il ritorno al gol del bomber dopo più di quattro mesi tiene viva la banda di Pillon: va sotto di due gol contro un Bari double face, reagisce e pareggia nella ripresa, salvandosi in pieno recupero. Un pari che alla fine fa bene al Pescara, ancora sopra la linea di galleggiam­ento, ma suona come una grande occasione sprecata dai ragazzi di Grosso, infuriato con l’arbitro a fine partita per il lungo recupero concesso.

DOPPIO VANTAGGIO Il Bari è squadra esperta: occupa bene il campo, fa possesso prolungato partendo da dietro e tiene basso il ritmo per scelta, caratteris­tica che permette di andare a cercare Galano e la sua classe imprevedib­ile o il guizzo da bomber di Nenè. Il Pescara parte con l’adrenalina di Palermo ancora in circolo: preme, aggredisce, costruisce delle buone trame, ma non sa sfruttarle. E soprattutt­o non sa contenere il tridente barese. Quando sembra comanda- re la partita, va sotto: Henderson crossa dal lato destro della trequarti sul palo opposto, Nenè stacca indisturba­to (Coda non salta nemmeno) e porta in vantaggio i pugliesi dopo 22’. La squadra di Grosso è spietata e al 32’ raddoppia con Anderson: il terzino olandese vince due contrasti (nel secondo Coda si fa male ed esce), sfonda in solitaria e si ritrova un’autostrada per andare a calciare in porta, il suo diagonale non lascia scampo a Fiorillo.

LA REPLICA La missione del Bari, a quel punto, è quella di non ricadere nei soliti cali di tensione (vedi l’ultima gara contro la Salernitan­a). Neanche il tempo di spuntare dagli spogliatoi, tuttavia, che Gyomber e compagni si fanno infilare. Brugman, anima degli abruzzesi, inventa in verticale per Mancuso, controllo e destro su Micai in uscita. Pescara rivitalizz­ato e spinto dall’Adriatico: al 7’ Pettinari costringe il portiere a superarsi. Il Bari spegne la partita cercando di tamponare l’avversario e gestire il risultato. Operazione che rischia di saltare a più riprese. Al 21’ Capone con un destro a giro dal limite manda la palla fuori di pochissimo. Poi Micai salva il Bari su Pettinari e sul tap in di Valzania da un metro al 28’. Tira una brutta aria dalle parti del portiere pugliese. Il fortino non regge. E allo scadere crolla sotto il tocco di sinistro di Pettinari.

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