La Gazzetta dello Sport

INTER CRESCITA ZERO

Non segna da 3 partite: niente sorpasso Champions

- Fabio Bianchi INVIATO A BERGAMO @fabiowhite­s

Gasp spaventa con il giovane Barrow. Icardi e Perisic restano a secco: un digiuno così non capitava da 6 anni. Ed è solo aggancio alle romane

Il risultato bugiardo, nel festival delle occasioni mancate. Il risultato bugiardo, perché gli 0-0 di solito sono sinonimo di brutte partite e l’Atalanta per 50 minuti ha giocato una partita stupenda. Avrebbe dovuto vincere, la Dea, e alla fine avrebbe persino potuto vincere l’Inter. Uno 0-0 Pinocchio che lascia pensieri contraddit­ori. Spalletti sarà mogio per l’occasione mancata di rosicchiar­e più punti Champions a Roma o Lazio impegnate stasera una contro l’altra o sarà felice per il pericolo scampato? E Gasperini? Tanto sforzo per nulla ma tutto sommato può anche tirare un sospiro di sollievo perché la beffa era dietro l’angolo. Un punto buono per restare in zona Europa, mentre l’Inter che si era ripresa a livello di gioco ma non di risultati (2 punti nelle ultime tre gare) fa un passo indietro nella bellezza, anche causa assenze, e nell’efficacia: non gli capitava da 6 anni di restare a secco di gol per 3 gare di fila. Dove Icardi, solo come può esserlo un viandante nel deserto, ha fatto un solo tiro in porta. Segnali poco incoraggia­nti per la corsa Champions.

A TUTTO PRESSING L’Atalanta non è mai stata una cliente facile in casa per l’Inter e in generale non lo è per nessuno. Anche in questa sfida l’ha messa a dura prova, grazie soprattutt­o a un debuttante che si farà, anche se ha le spalle strette: Musa Barrow. All’inizio c’è stato il gioco di scacchi, poi il pressing asfissiant­e. Spalletti senza Brozovic e Vecino, ha deciso di cambiare oltre agli uomini anche il sistema per coprire le stesse zone di campo dei rivali: un 3-4-2-1 con D’Ambrosio vicino a Miranda e Skriniar. Gasperini allora si è messo a specchio allargando Cristante a sinistra. A ciascuno il suo uomo, come da copione, e via con la corsa e il pressing portato all’estremo. Inter annichilit­a che non riusciva né a uscire né a giocare. Gomez, grazie a uno splendido triangolo con Cristante, si è mangiato un gol all’alba della

sfida, baby Barrow ha mostrato di che pasta è fatto e dopo un paio di tentativi con una zuccata velenosa ha costretto Handanovic alla super parata. Inter in grande sofferenza che perdeva tutte le seconde palle e sbagliava anche le uscite (per due volte Cancelo ha regalato alla agli avversari azioni pericolose) con Spalletti che dopo un quarto d’ora ha cambiato l’ordine dei centrali spostando D’Ambrosio e Skriniar, perché il primo aveva almeno più passo per tenere Gomez. L’unico che riusciva a sviare la marcature era Rafinha, che provava a far ripartire i suoi. Il gioco dell’Atalanta era spettacola­re ma prevedeva i suoi rischi: il lancio lungo azzeccato per eludere il pressing. Bellissimo quello di Gagliardin­i per Perisic che da solo mandava incredibil­mente a lato. Ma già chiudere il primo round sullo 0-0 era una manna per l’Inter, che ha subito 11 tiri e 4 nello specchio, come mai in 45 minuti in questo campionato. Figuriamoc­i farlo in vantaggio. FINITA LA BUFERA Nel secondo round l’Atalanta non ha corso e pressato come nel primo. Ovvio, sarebbe stato sospetto. Meno ovvio il cambio di Gasperini nell’intervallo: fuori Barrow e dentro Cornelius. Ci sarà stato un motivo? Mah. L’effetto è stato che la Dea ha perso profondità e Miranda con il danese si è rilassato. Si è spento anche Gomez, col risultato che l’Atalanta ha tenuto il pallino ancora per un po’, con meno ferocia e meno frenesia, e ha impensieri­to Handanovic un’altra volta soltanto. Così l’Inter ha messo fuori la testa e spinta da Cancelo, Perisic (sciagurato nelle conclusion­i) ed Eder, entrato molto bene per Rafinha che poco prima di uscire ha mandato alle stelle una buona chance. Insomma, nel finale è uscita la qualità dei singoli nerazzurri. Una zuccata alta di Perisic sul cross di Eder è stato l’ultimo brivido. Avesse segnato, il risultato sarebbe stato ancora più bugiardo.

IL DATO

Festival delle occasioni mancate, lo 0-0 è bugiardo. Dal 2012 i nerazzurri non rimanevano a 0 per 3 partite di fila

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Rafinha non ha inciso: il brasiliano è uscito al 26’ della ripresa ANSA
MANI SUL VOLTO Rafinha non ha inciso: il brasiliano è uscito al 26’ della ripresa ANSA
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Prima occasione per Barrow: Handanovic gli sbarra la strada ANSA
BRAVO MUSA Prima occasione per Barrow: Handanovic gli sbarra la strada ANSA

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