Froome test Giro sullo Zoncolan Amstel Gold Race Nibali ci prova

Oggi l’Amstel ma l’italiano punta sulla Liegi di domenica

Uscita dal trittico sul pavé con il 2° posto di Elia Viviani alla Gand-Wevelgem come miglior risultato, e con due giornate sottotono sia al Fiandre (21° Gianni Moscon) sia alla Roubaix (18° Marco Marcato), l’Italia prova a rialzare la testa in quella che, da un ventennio, è la sua settimana di primavera più propizia. L’Amstel Gold Race, sulle strade senza respiro del Limburgo olandese farcite di côtes e di stradine di campagna, apre oggi il Trittico delle Ardenne, che proseguirà mercoledì con la Freccia Vallone e avrà il suo clou domenica con la Liegi-Bastogne-Liegi. Tre corse da circolino rosso per i nostri, che dal ‘96 ad oggi hanno firmato complessivamente 18 vittorie, favoriti da terreni più congeniali rispetto alle pietre del Nord: c’è poco da fare, su quelle – aspettando soprattutto Moscon e il predestinato Filippo Ganna, ancora imberbe ma già sul pezzo a soli 21 anni – non abbiamo molte carte da opporre ai giganti stranieri. Diverso è invece il discorso per le Ardenne, sebbene il digiuno sul podio più alto di Freccia e Liegi, cioè le due più ambite, duri rispettivamente da otto e dieci edizioni. Da Ulissi a Colbrelli, da Gasparotto a Caruso: i pezzi buoni per suonare la riscossa ci sono. Ma il faro delle nostre ambizioni sarà soprattutto Vincenzo Nibali, l’uomo che più di ogni altro ha accesso l’entusiasmo dei tifosi nell’ultima decade, tanto nei grandi giri quanto nelle classiche di un giorno. Magnifico vincitore dell’ultima Sanremo, lo Squalo oggi probabilmente saggerà la gamba e correrà in appoggio ai compagni: nel pronostico, Colbrelli e Gasparotto si fanno preferire. Il suo grande obiettivo dichiarato è del resto la Liegi, che rischiò di vincere sei anni fa e che ora lo aspetta per la consacrazione. Statene certi: fra sette giorni là davanti ci sarà.