Ai procuratori 138 milioni Ecco quanto pagano i club
●Nel 2017 versati 55 milioni in meno ai procuratori (-28%) In vetta restano i bianconeri con 42 milioni spesi (-18%)
Fa sempre effetto sapere che in serie A nel 2017 gli agenti hanno incassato 148,5 milioni (138 dai club e 10,5 dai calciatori). Non è meno interessante constatare, però, che rispetto all’anno precedente questi emolumenti in Italia sono diminuiti di circa 55 milioni, pari al 28% (erano ben 193 milioni), mentre nella ricca Inghilterra, nell’identico periodo, lo stesso paragone porta a un generoso +20% visto che a quelle latitudini le commissioni hanno pesato per circa 240 milioni di euro. E si badi bene che questo computo include solo gli acconti: molte costose consulenze, infatti, sono rateizzate negli anni successivi.
CONFRONTI Insomma, i nostri presidenti sono diventati all’improvviso più avveduti? Ci fanno fare bella figura rispetto agli altri paesi? È presto per rallegrarsi. La realtà è complessa, sono indispensabili dei distinguo. Innanzitutto va ricordato che il prospetto da ieri disponibile sul sito della Federcalcio (alla sezione trasparenza) è frutto di una disposizione della Fifa risalente all’aprile 2015, quando cioè Blatter decretò la deregulation, abolendo la figura dell’agente. In particolare i vertici del calcio mondiale si presero l’impegno di rendere pubblici i costi del mercato. Da allora tutte le federazioni sono invitate a mettere in vetrina le spese delle società per i procuratori, unendo sia le percentuali sugli ingaggi che gli onorari per le intermediazioni sui trasferimenti. Il report fornisce i totali, non l’entità dei singoli rapporti. E ciò evidentemente impedisce i necessari approfondimenti. In tal modo non si ottiene l’effetto di disincentivare eventuali atti illeciti, tutto resta fatalmente nel vago. BILANCI In Italia sappiamo, ad esempio, che la Juve ha speso 42,3 milioni contro i 51,8 del 2016 con un significativo risparmio del 18%. A tal riguardo hanno inciso le operazioni di Douglas Costa e Bernardeschi, oltre che il ricco rinnovo di Dybala: senza dimenticare le rate dell’affarePogba... Di sicuro la società di Agnelli per competere a livello internazionale deve adeguarsi ai cachet dell’Europa che conta.
LE ALTRE Alle spalle dei campioni d’Italia si piazza la Roma con 22,9 milioni di euro, in significativa ascesa rispetto agli 8,7 dell’anno precedente. Chiude il podio il Milan con 21 milioni e un balzo del 35% rispetto a 15,5 milioni. Del resto con una campagna acquisti da 220 milioni e passa non era facile spendere meno. A far notizia è l’Inter che l’anno passato ha devoluto appena 3 milioni con un calo record dell’87% a paragone dei 23,4 milioni elargiti nel primo anno della gestione Suning. Evidentemente in corso Vittorio Emanuele hanno cambiato politica dopo le disavventure con Gabigol e Joao Mario: due affari con avidi advisor.
PROSPETTIVE All’orizzonte si profilano ulteriori novità sul fronte-procuratori. Il presidente della Fifa Gianni Infantino in questi mesi ha avviato un monitoraggio e ha promesso che entro la fine del 2018 varerà una nuova riforma. Sarà interessante capire in quale direzione intenderà muoversi il governo mondiale del calcio. Per restare nel nostro ambito va ricordato che il precedente Parlamento ha varato una legge che regolamenta l’attività del procuratore, ma non si ha ancora notizia dei relativi decreti attuativi. Nella nuova legislatura ci sarà tempo e modo per tornare su questa spinosa questione? Le folli cifre del calciomercato fanno inevitabilmente discutere: comprese tante ricche provvigioni. Ma per uscire dagli equivoci servono soprattutto regole chiare (e punizioni esemplari). Per dare più forza alla trasparenza.