La Gazzetta dello Sport

Il derby Next Gen a Tsitsipas, Lorenzi ancora battuto

● Compleanno amaro per il 19enne Shapovalov superato dal coetaneo greco. Il senese a quota 14 sconfitte su 16 match

- INVIATO A MONTECARLO ri.cr.

Paolino, abbiamo un problema. Quell’infortunio a un piede che ha spaccato in due l’inverno e poi la primavera di Lorenzi gli sta costando un prezzo enorme: la classifica è in discesa (20 posizioni perse da gennaio, ora è 63) e le vittorie stentano ad arrivare. Anzi: con Herbert, avversario dell’ultimo giorno che rinnova la sfortunata sfida di Davis contro la Francia, il senese cade per la 14ª volta nelle ultime 16 uscite, facendosi del male da solo con tre doppi falli nel tie break del primo set, uno addirittur­a sul secondo set point per lui (era avanti 7-6 dopo averne avuto un altro sul 6-5). Poi, nell’altro set, due palle break non sfruttate per salire 3-1 ridanno ossigeno al n°82 del mondo uscito dalla qualificaz­ioni, fino alla battuta persa da Paolo nel settimo game: «Sto recuperand­o giorno dopo giorno, a Marrakech ho avuto problemi. Adesso ho solo voglia di giocare il più possibile, andrò a Bucarest, poi a Istanbul e poi le qualificaz­ioni a Madrid».

REDIVIVO C’è chi piange e c’è chi ride: Nishikori, un altro che negli ultimi mesi ha visto più dottori che palline da tennis a causa del polso che si stava addirittur­a staccando dalla mano destra, torna dopo sei anni a Montecarlo e bagna l’evento con la quinta vittoria su sei contro il solito, insipiente Berdych. Il ceco parte con 13 punti su 18, domina sul consueto asse drittoserv­izio, ma sul 2-1 del secondo set esce dal match con la battuta e soprattutt­o con la testa, concedendo una striscia di sette game e di 28 punti su 38 al redivivo nipponico, che chiede comunque due time out medici: «Il polso fa ancora male, ma è normale: spero di essere al top per Parigi». Compleanno amaro invece per il più dotato dei teenager del circuito: il fresco diciannove­nne Shapovalov (li ha compiuti domenica) si arrende al fresco talento di Tsitsipas, greco vero e non esportato come i Sampras e i Kyrgios. Troppi 37 gratuiti per il canadese, ma Stefanos, già vincitore del Bonfiglio 2016 e allenato dal padre Apostolos che si inventò il mestiere di coach da semplice insegnante di educazione fisica, conferma qualità e soprattutt­o una varietà di gioco che gli consente soluzioni sempre diverse pur partendo da fondamenta­li solidi (e il rovescio sembra la fotocopia di quello di Gasquet). La mamma, Julia Salnikova, fu giocatrice per l’Urss negli Anni 80 e gli ha messo la racchetta in mano a tre anni. Stef, a inizio stagione, aveva tracciato la linea: «Vorrei arrivare nei primi 50 (ora è 71, ndr), vincere un torneo entro aprile, approdare alla seconda settimana di uno Slam e stare nei primi tre della Race per le Next Gen Finals». Dove l’anno scorso fu la prima riserva. Scommettia­mo che non gli accadrà più?

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Stefanos Tsitsipas, 19 anni, 71 al mondo, ha vinto il Bonfiglio 2016

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