La Gazzetta dello Sport

L’EMPOLI VINCE E VEDE LA A IL FROSINONE 2° DA SOLO

●Freccia Vallone: lo spagnolo punta al sesto trionfo a Huy. Gasparotto la punta italiana. C’è anche Nibali

- Claudio Ghisalbert­i INVIATO A LIEGI (BELGIO) twitter@ghisagazze­tta

«La Freccia è una corsa in cui Valverde è praticamen­te imbattibil­e». Le parole di Enrico Gasparotto incontrano la storia. Lo spagnolo ha vinto le ultime quattro edizioni, oltre a quella del 2006. Il murciano sul Muro di Huy si muove come nel salotto di casa. E come se non bastasse, a dispetto dei 38 anni che compirà mercoledì prossimo, il «Bala» va fortissimo. Logico quindi indicarlo come favorito nella corsa che prenderà il via oggi da Seraing, periferia di Liegi, per concluders­i dopo 198,5 chilometri su quello che è conosciuto anche come «Chemin des Chapelles», per le sette cappelle che si trovano lungo il cammino. Ma quello che oggi contano sono quei 1.300 metri finali al 9,6% di pendenza media, ma con punte che arrivano anche al 26. Una côte che verrà affrontata tre volte. Prima Vecquée, Redoute, Mont e d’Amay, quindi il Muro immetterà sul circuito, che i corridori ripeterann­o due volte, con le côte di Ereffe e Cherave. In totale, saranno 11 quelle in programma.

BATTAGLIA Ed è proprio su una di queste che si scatenerà la bagarre per cercare di non portare Valverde all’arrivo in carrozza. «Jungels, Wellens, Kreuziger e Benoot ci proveranno di sicuro – spiega Gasparotto, terzo domenica all’Amstel – poi bisognerà vedere se la Movistar sarà in grado a meno di tenere la corsa. Quelli che vi ho detto sono corridori che fanno paura, quindi o si muove Valverde in persona o vanno all’arrivo. Certo, se Valverde sarà ancora una volta super ci sarà poca trippa per i gatti». Ma che cos’ha Valverde di speciale? «Tanta, ma tanta classe. Poi sui 200 metri in salita ha un’esplosivit­à bestiale (da giovane lo spagnolo era un velocista, ndr). Solo Dan Mar- tin dei tempi migliori può impensieri­rlo». L’irlandese, già due volte secondo e una terzo, da questa stagione alla UaeEmirate­s, non sembra brillare in questo avvio di stagione. «Anch’io al Catalogna e all’Amstel non l’ho visto super. Però quella di domenica non era la sua corsa. Questo arrivo, invece, potrebbe essergli propizio».

AVVERSARIO Ma il vero rivale di Valverde, almeno nei pronostici, è il francese Julian Alaphilipp­e, anche lui due volte secondo. In più, come ha dimostrato pochi giorni fa nelle prime tappe dell’Itzulia (ex Giro dei Paesi Baschi), è molto in palla. «Eh no, lui non è per niente un avversario facile». Gaspa tira fuori anche un nome a sorpresa: «Occhio a Henao». Poi ci sono due corridori che in Olanda hanno dominato: Valgren e Fuglsang. Fanno parte di un team, l’Astana, che vola. «Loro sono ottimi compagni di fuga. Non hanno l’esplosivit­à per attendere il finale, ma specialmen­te Jakob va fortissimo». E Gilbert? «Mi ha confidato che è arrivato a queste corse un po’ stanco, ma anche lui ha classe».

ITALIANI Però il «Gaspa» non conta solo per il podio di domenica. Lui è anche il corridore dei nostri che oggi ha più possibilit­à di ben figurare. «Nel 2016, dopo avere vinto l’Amstel, qui sono arrivato quinto e stavolta il mio obiettivo è di fare meglio. Per provarci, ho studiato anche tanti video perché sul Muro al minimo errore sono due secondi di distacco che ti porti al traguardo. Nella mia testa le sensazioni sono buone e voglio provare a fare la “volata”».

Nel suo team, il Bahrain-Merida, c’è un fuoriclass­e, Vincenzo Nibali. Lo Squalo però non ha l’esplosivit­à necessaria qui per un arrivo di gruppo. «E’ vero – conferma Gasparotto -. Lui e Izagirre dovranno essere lesti a inserirsi nelle fughe giuste». Parlando di Nibali, non si può non fare un piccolo passo indietro, al Giro dei Paesi Baschi, in cui è stato costretto alla resa. «Ma i problemi sono superati e sto bene — afferma il siciliano, molto atteso qui in Belgio da tantissimi tifosi italiani —. L’Amstel e anche la Freccia più che altro mi servono per rifinire la condizione in vista di domenica. Sono tranquillo anche perché prima di fermarmi ho fatto blocchi di lavoro importanti. Lo sanno tutti che il mio obiettivo è la Liegi, e la condizione c’è». Certo, se dopo il trionfo nella Sanremo riuscisse nell’impresa di vincere la Doyenne sarebbe già una stagione indimentic­abile. E mancano ancora il Tour e il Mondiale. Occasioni per entrare nella leggenda.

 ??  ?? Freccia 2017: Alejandro Valverde, 37, fa il gesto della freccia e ha il tempo per girarsi... BETTINI
Freccia 2017: Alejandro Valverde, 37, fa il gesto della freccia e ha il tempo per girarsi... BETTINI
 ??  ?? Enrico Gasparotto, friulano, 36, 3° domenica all’Amstel BETTINI
Enrico Gasparotto, friulano, 36, 3° domenica all’Amstel BETTINI

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