La Gazzetta dello Sport

Gol ma anche assist Mauro torna letale e si vede... centenario

●L’argentino non segnava da 336 minuti: adesso è a 97 reti in A con i nerazzurri

- Luca Taidelli MILANO @lucataidel­li

Il pallone del record non poteva che darglielo l’amicone Rafinha, quello che sembra corra sulle uova ma taglia e cuce come pochi. E Mauro Icardi non si è fatto pregare per interrompe­re dopo 336 minuti – tanti ne erano passati dopo la zampata al Verona – un digiuno del gol che stava diventando imbarazzan­te non solo per la classifica dell’Inter. Mauro infatti in area è una macchina, ma quando deve sfondare un muro ci mette sempre un po’. Il centesimo gol in A era arrivato in casa della Samp, la squadra con cui ha iniziato a macinare reti e portieri, dopo due mesi e mezzo – infortunio compreso – dal numero 99. A Marassi poi ne erano piovuti altri tre, che sommati alla doppietta al Verona nel turno successivo annunciava­no un finale di stagione con i botti. Invece il derby gli presenta il conto dopo la tripletta dell’andata e lui si mangia due gol sanguinosi, l’ultimo nel recupero. Col Torino poi Sirigu para anche le mosche, mentre a Bergamo Mauro apre spazi per gli altri e le occasioni sono per Perisic e Rafinha.

DOPPIO SORPASSO Il Cagliari versione gita aziendale – la gara che conta è quella col Bologna – sembra l’occasione ideale per una nuova abbuffata. Come con l’Hellas, l’Inter segna subito e in modo comico. Allora da rimessa laterale, stavolta con una punizione cross di Cancelo che inganna Cragno proprio per il movimento di Icardi. Il quale però lavora per la squadra e manda in porta due volte Karamoh: il suo destro finisce a fil di palo a conferma che i nerazzurri sono un ente benefico che regala qualcosa un po’ a tutti; mentre poi segna ma in fuorigioco. Il 25enne di Rosario chiude a colpo sicuro un’azione splendida al 43’, ma Castan in scivolata manda in angolo. Serve dunque un tocco geniale del maghetto Rafinha a inizio ripresa per scaricare da due passi il sinistro con cui l’Inter sorpassa per una notte le romane e con cui Mauro supera se stesso. Il suo record in campionato infatti era di 24 gol, stabilito l’anno scorso.

QUELLA FISSA Ma la sua sequenza resta impression­ante. Dopo i 10 gol con la Samp, non è andato in doppia cifra solo nel 2013-14, prima stagione interista, ma allora saltò quasi metà torneo per pubalgia. Poi ne ha segnati 22 (capocannon­iere con Toni), quindi 16, 24 e i 25 attuali. Il totale fa 107 in A, di cui 97 in nerazzurro. Ecco la prossima sfida: diventare centenario con l’Inter entro il 20 maggio. Anche se Maurito barattereb­be volentieri una nuova astinenza pur di conquistar­e un posto in Champions. Il paradosso infatti è che uno così non ha ancora colleziona­to una presenza nell’Europa che conta. La Champions è una fissazione, ma paradossal­mente l’argentino potrebbe poi giocarla con un’altra maglia. Non è infatti un segreto che Mister gol è anche Mister plusvalenz­a. E a prescinder­e dall’eventuale rinnovo, se arrivasse un top club a pagare la clausola, l’Inter e Mauro potrebbero separarsi in nome del bilancio in ordine. L’acquisto di Martinez è un indizio non da poco.

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LAPRESSE Mauro Icardi, 25 anni

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