La Gazzetta dello Sport

SPALLETTI NON È SAZIO «TROPPE PALLE GOL SCIUPATE KARAMOH, MENO TACCHI»

«Buona partita ma dobbiamo migliorare per ambire a qualcosa di grande. Yann è forte e piace ai tifosi: non perda quei palloni»

- Luca Taidelli MILANO

Tornano i gol e la vittoria, ma la faccia di Luciano Spalletti rimane sempre la stessa. Il tecnico dell’Inter vuole tenere alta la tensione in ogni momento, il suo motto è «senza tregua» e quindi sottolinea le cose positive quando mancano i risultati e fa le pulci ai suoi dopo il 4-0 al Cagliari. Probabilme­nte nemmeno ha calcolato che con 5 giornate ancora da giocare l’Inter ha già fatto più punti dello scorso campionato (63 contro 62),ma quello che conta è che il sorpasso Champions - in attesa che stasera giochino le romane duri sino al 20 maggio. «Dopo aver messo al sicuro il risultato - analizza Spalletti -, la palla si è messa a viaggiare al ritmo corretto mentre quando eravamo ancora sull’1-0 non c’era la cadenza giusta. Ma tutto sommato abbiamo fatto una buona partita. Anche se abbiamo mancato di nuovo troppe occasioni per segnare. Dobbiamo sempre abbinare qualità, carattere e gamba se vogliamo ambire a qualcosa di grande. E a volte sotto l’aspetto caratteria­le possiamo fare meglio». Guai a far notare al tecnico che il Cagliari non era esattament­e nella versione “coltello tra i denti”: «Una volta mi dite che è calata l’Atalanta, l’altra che loro non erano al massimo. Diamo qualche merito anche ai miei, perché se lasciavamo più confidenza agli avversari avrebbero fatto una prestazion­e diversa».

SUI SINGOLI Visto che la partita è andata sul velluto, c’è più spazio del solito per parlare dei singoli. A partire da Icardi, sul quale Spalletti spende parole non banali: «Penso che uno come lui non dovrebbe essere molto contento, e credo che anche lui la veda così. Poi 25 gol sono tanti, ma chi dice che deve fare gol gli fa del male, se aiuta di gol ne fa il doppio. Se invece resta lì per i difensori è comodo marcarlo, se viene ad aiutare o uno accorcia e si crea il buco o lui riesce ad attaccare. E’ molto bravo in entrambe le cose, poi sul piano realizzati­vo non è felicissim­o per le palle che gli sono capitate, vorrebbe portare a casa tutti i numeri che gli scorrono davanti». Così invece su Karamoh e Rafinha: «Yann è forte e al pubblico piace, ma perde palloni banali e deve migliorare quando finalizza. Senza perdersi dietro a comportame­nti sbagliati. Il tacco su Gagliardin­i? Non deve farlo, glielo hanno detto i compagni e Castan. Rafinha è super a prenderti in anticipo quei 2-3 metri perché la giocata la anticipa e ha anche una buona tecnica». Peccato che ora verrà a mancare il grande equilibrat­ore. Gagliardin­i domani farà gli esami alla coscia destra, ma il rischio di perderlo per un po’ è concreto. «Ci mancherà parecchio, sarebbe una grave perdita, perché non abbiamo trequartis­ti di grande fisico. Brozovic è un giocatore completo, che ha passo e gamba ma ci mette anche qualità nel coprire negli spazi. Con Gagliardin­i si abbina benissimo. Vecino sostituto naturale? Va valutato giorno per giorno, non sono certo che domenica potrò utilizzarl­o».

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