Rischio «giallo» per Higuain Bernardeschi fuori dall’incubo
Più che «cambi», annunciati tra le righe da Massimiliano Allegri, ci saranno ritorni in questa trasferta calabrese. A Crotone, dopo un turno a osservare i compagni e con addosso ancora l’amarezza madrilena, Gonzalo Higuain riprenderà possesso delle terre d’attacco. E dopo due mesi dall’ultimo scatto bianconero, riecco Federico Bernardeschi, alla prima convocazione una volta superati i guai al ginocchio. Rispetto all’azzurro, il Pipita ha avuto pensieri meno terreni nell’ultimo periodo: è un momento in cui la palla non entra, questione di testa o forse solo sfortuna. L’obiettivo è riprovare l’esultanza che manca da un mese: l’ultimo gol in A allo Stadium, contro l’Atalanta, nel 2-0 del 14 marzo. E pazienza per quel giallo che, in caso di ingenuità, potrebbe costargli la madre di tutte le sfide, domenica con il Napoli. Il primo a non preoccuparsene è proprio Allegri: «Della diffida non frega niente – ha ribadito –. Higuain, se sta bene, gioca». Lunedì, nell’ultima esercitazione, era uscito prima della fine dell’allenamento, ma pare che non sia nulla di preoccupante. Anche perché davanti l’incastro è quasi obbligato dagli eventi, con il k.o. di Mandzukic, colpito da gastroenterite, e Cuadrado che, a detta di Allegri, è «in un normale momento di flessione». Dietro al Pipita, così, si rivedrà dall’inizio l’osannatissimo Douglas Costa più Dybala.
BERNA TORNA A CASA Oltre allo stesso Cuadrado, in panchina c’è un’arma a sorpresa piuttosto conosciuta dalle parti di Crotone: Federico Bernardeschi è andato a bottega in Calabria, in B, stupendo nel 201314, per quel mix di talento istintivo e fisico possente. In fondo, i motivi per cui la Juve ha staccato un assegno di 40 milioni: dopo un atterraggio non facile a Torino, Berna aveva preso ritmo, sembrava in rampa di lancio. Poi, esattamente due mesi fa, il 18 febbraio, il crac al ginocchio nel derby: si è temuto a lungo il bisturi, con annesso lungo stop, ma la pazienza di una terapia conservativa ha dato buoni frutti. E così Allegri ha una freccia affilata in più per le ultime battaglie stagionali: in questa, in mezzo alla settimana e pre-Napoli, riposerà Chiellini e rientrerà il discusso Benatia accanto a Rugani, alla cinquantesima in A. In mezzo, senza Pjanic, un ritorno alle vecchie abitudini: «Più che Bentancur, dovrebbe giocare là Marchisio» ha annunciato Max. Ai lati, Matuidi e Khedira, in ballottaggio con Sturaro. Perché, più che il modulo con 4 punte, alla vigilia è stata provata la mediana a tre. Una certezza della stagione, assieme alla nota solidità mentale: «È quella che conta adesso», ha concluso Allegri.