La Gazzetta dello Sport

Donadoni a tutto Verdi «Me lo godo ancora un po’»

- Luca Aquino BOLOGNA

Ritrovata la vittoria dopo un mese e mezzo, il Bologna cerca continuità di risultati. A cominciare da Marassi contro quella Sampdoria battuta 3-0 all’andata in una delle migliori prove di questo campionato. Donadoni dovrà fare a meno di Pulgar, fermato da un affaticame­nto muscolare. Al suo posto dovrebbe subentrare Nagy, che domenica ha realizzato il suo primo gol italiano, con Poli spostato al centro anche se c’è l’opzione Crisetig come regista. Turno di riposo per Palacio, con Di Francesco titolare.

BEL GIOCO Con Destro a caccia del gol perduto, l’attacco si poggia su Verdi. L’abbraccio a Donadoni dopo il gol al Verona simboleggi­a la sintonia fra i due, a pochi mesi da una probabile separazion­e, con l’ex milanista destinato a una big. «Ci sentiremo al telefono, ci scriveremo messaggi, guarderò le sue partite in tv. Ora però voglio godermi lui e i suoi compagni»: così il tecnico metabolizz­erà l’addio al suo numero 9. A Saputo nessuna richiesta di trattenerl­o: «Mi ha detto che ne prenderà altri 4 o 5 – sorride Donadoni -. Una battuta? Valutate voi». La mancanza di bel gioco è una delle critiche principali: «Sono disposto a offrire il biglietto per Real Madrid o Barcellona se ci si diverte di più, ma non mi pare che negli altri anni il Bologna abbia offerto calcio champagne. Noi ci proviamo, ma ci sono anche gli avversari. Poi, se giochi bene e perdi, si dice che si dovrebbe pensare di più al risultato».

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LAPRESSE Donadoni, 54

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