Sprint Giampaolo Per l’Europa deve battere se stesso
●Nei finali di stagione il tecnico della Samp balbetta Non ha mai fatto più di 7 punti nelle ultime 6 partite
La volata più bella di sempre. Marco Giampaolo vuole giocarsi l’Europa in blucerchiato fino all’ultimo respiro. Per farlo, però, dovrà disputare con la Samp il miglior finale di campionato della sua carriera in serie A. Lui, infatti, prima d’ora non ha mai concluso una stagione con risultati eclatanti, anche perché spesso si è trovato a guidare squadre di livello medio basso, come Ascoli, Siena, Cagliari ed Empoli, e quasi sempre formazioni che avevano già raggiunto i loro traguardi e si dimostravano sazie. Mai, insomma, il tecnico nato a Bellinzona, ha totalizzato più di 7 punti nelle ultime 6 sfide di campionato. Ora, con la Samp in piena lotta, può provare a piazzare uno sprint di alto livello, perché per l’Europa un bottino di sette punti, da aggiungere ai 48 già in carniere, probabilmente non basterebbe per arrivare davanti ad avversarie come Milan, Atalanta e Fiorentina.
MALEDETTO MERCOLEDÌ Il primo passo, però, potrebbe non essere particolarmente agevole. Quantomeno le statistiche segnalano un pericolo: Giampaolo, alla Sampdoria, non ha mai vinto una sfida di campionato di mercoledì e in un turno infrasettimanale. L’unico successo al di fuori del week end allargato della serie A (che comprende a volte anche il venerdì e il lunedì) è l’impresa compiuta a Bergamo contro l’Atalanta nel recupero di martedì 3 aprile. Solo un caso probabilmente.
POCHI GOL La Sampdoria, tra l’altro, arriva alla sfida contro il Bologna dopo due partite consecutive al Ferraris senza gol realizzati, cosa davvero inconsueta. Tre partite interne senza reti sarebbero un primato negativo nell’era Giampaolo e per trovare una striscia simile a Marassi si dovrebbe risalire addirittura al 2013. «Quella col Bologna è una sfida quasi fondamentale – ammonisce il tecnico –, nella quale dobbiamo far valere la differenza di moti- vazioni. Abbiamo analizzato diverse partite, non manca brillantezza o incisività, alcuni concetti non sono espressi in maniera nitida. Abbiamo lavorato molto su questo aspetto, è una questione di movimenti e copertura degli spazi».
TABÙ Per scattare in avanti i blucerchiati avrebbero bisogno del miglior Quagliarella, un po’ appannato invece da un problema fisico. Per di più il centravanti non è mai riuscito a far centro contro una squadra allenata da Donadoni, pur avendo sfidato l’attuale tecnico del Bologna ben 11 volte. La prima, proprio con l’Ascoli di Giampaolo, contro il Livorno, nel 2005. Il reparto offensivo, comunque, dovrebbe subire qualche correttivo dovuto anche al triplice impegno nell’arco di otto giorni. Probabilmente contro il Bologna Caprari potrebbe rilevare Ramirez nel ruolo di trequartista, mentre Kownacki insidia un posto allo stesso Quagliarella e a Zapata. A centrocampo, invece, tornerà titolare il polacco Linetty, sostituendo Barreto. La difesa dovrebbe essere confermata, anche se Bereszynski è ormai recuperato, ma è più probabile che venga rilanciato domenica contro la Lazio, e Andersen pone la sua candidatura nei confronti di Silvestre. Una colonna, quest’ultimo, alla quale Giampaolo rinuncia però davvero raramente.
In 11 precedenti Quagliarella non ha mai segnato in Serie A contro una squadra allenata da Donadoni