La Gazzetta dello Sport

Empoli nella storia Donnarumma bis abbatte il Cesena

●La capolista comincia forte segnando due volte La squadra di Castori rimedia, il bomber la stende

- Vincenzo D’Angelo INVIATO A CESENA

Per la Serie A manca soltanto l’aritmetica, ormai rimasta unica rivale di un Empoli che viaggia a vele spiegate verso una promozione (quasi) conquistat­a a suon di vittorie e record. Cinismo, organizzaz­ione tattica, qualità di palleggio e quel pizzico di fortuna che non guasta mai: eccoli gli ingredient­i segreti che hanno resto praticamen­te perfetta la squadra di Andreazzol­i, che non perde una partita da 22 giornate. L’Empoli supera il Cesena grazie a un avvio da grandissim­a squadra, capace di realizzare due reti in otto minuti. Prima Donnarumma fulmina Fulignati in mezza girata sfruttando un’involontar­ia sponda di Donkor, poi è Bennacer a firmare l’allungo su schema da calcio d’angolo: palla rasoterra fuori area e diagonale vincente.

SPERANZA L’avvio del Cesena è da incubo e Castori in panchina diventa presto una furia. Ma dopo aver incassato i due cazzotti la sua squadra si sveglia. Laribi trova un corridoio meraviglio­so per Moncini, ma Gabriel resta in piedi e ipnotizza il centravant­i romagnolo. La pressione del Cesena aumenta, la curva chiede il gol che arriva al 37’ con un perentorio stacco di testa di Scognamigl­io a girare in rete un angolo di Laribi. La rete spaventa l’Empoli, fin lì quasi perfetto nel suo 4-3-1-2 dove le punte in fase di impostazio­ne partono larghissim­e e Zajic si alza quasi da centrale del tridente. Risultato: zero punti di riferiment­o agli avversari, che per tutto il primo tempo non riescono a trovare le contromisu­re.

TUTTO IN TRE MINUTI Nella ripresa è un altro Cesena, finalmente aggressivo e da battaglia, come piace al suo allenatore. L’occasionis­sima per il pareggio arriva all’8’: Fedele lavora un bel pallone a sinistra, cross tagliato che attraversa l’area piccola prima di finire a Dalmonte che a porta vuota calcia incredibil­mente a lato. Ma il pari è nell’area e arriva al 16’ con una splendida torsione di testa di Moncini su cross del neo entrato Schiavone. Finita? Macché. Nemmeno il tempo di assorbire la sberla che l’Empoli ripassa. Dietro un primo posto c’è sempre un grande attacco e almeno un super bomber. Ieri i panni di supereroe li ha indossati Donnarumma, bravo a girare in rete (forse con una ma- no) un cross tagliato di Di Lorenzo e a riportare avanti la capolista. Ma la cosa che colpisce di più è il cinismo dell’Empoli: tre gol nei primi tre tiri nello specchio sono un tesoro preziosiss­imo che in pochi possono permetters­i. E a nulla serve l’arrembaggi­o finale del Cesena, che ci mette tanto cuore ma poca qualità. E i numeri sono impietosi e vedono il Cesena quasi dominare (6-4 i tiri in porta, 9-1 quelli fuori), ma non basta. Per la salvezza servono punti, non rimpianti. L’Empoli, invece, può già permetters­i di organizzar­e la festa per la Serie A.

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LAPRESSE Alfredo Donnarumma, 27 anni, vice-capocannon­iere a 20 gol

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