Empoli nella storia Donnarumma bis abbatte il Cesena
●La capolista comincia forte segnando due volte La squadra di Castori rimedia, il bomber la stende
Per la Serie A manca soltanto l’aritmetica, ormai rimasta unica rivale di un Empoli che viaggia a vele spiegate verso una promozione (quasi) conquistata a suon di vittorie e record. Cinismo, organizzazione tattica, qualità di palleggio e quel pizzico di fortuna che non guasta mai: eccoli gli ingredienti segreti che hanno resto praticamente perfetta la squadra di Andreazzoli, che non perde una partita da 22 giornate. L’Empoli supera il Cesena grazie a un avvio da grandissima squadra, capace di realizzare due reti in otto minuti. Prima Donnarumma fulmina Fulignati in mezza girata sfruttando un’involontaria sponda di Donkor, poi è Bennacer a firmare l’allungo su schema da calcio d’angolo: palla rasoterra fuori area e diagonale vincente.
SPERANZA L’avvio del Cesena è da incubo e Castori in panchina diventa presto una furia. Ma dopo aver incassato i due cazzotti la sua squadra si sveglia. Laribi trova un corridoio meraviglioso per Moncini, ma Gabriel resta in piedi e ipnotizza il centravanti romagnolo. La pressione del Cesena aumenta, la curva chiede il gol che arriva al 37’ con un perentorio stacco di testa di Scognamiglio a girare in rete un angolo di Laribi. La rete spaventa l’Empoli, fin lì quasi perfetto nel suo 4-3-1-2 dove le punte in fase di impostazione partono larghissime e Zajic si alza quasi da centrale del tridente. Risultato: zero punti di riferimento agli avversari, che per tutto il primo tempo non riescono a trovare le contromisure.
TUTTO IN TRE MINUTI Nella ripresa è un altro Cesena, finalmente aggressivo e da battaglia, come piace al suo allenatore. L’occasionissima per il pareggio arriva all’8’: Fedele lavora un bel pallone a sinistra, cross tagliato che attraversa l’area piccola prima di finire a Dalmonte che a porta vuota calcia incredibilmente a lato. Ma il pari è nell’area e arriva al 16’ con una splendida torsione di testa di Moncini su cross del neo entrato Schiavone. Finita? Macché. Nemmeno il tempo di assorbire la sberla che l’Empoli ripassa. Dietro un primo posto c’è sempre un grande attacco e almeno un super bomber. Ieri i panni di supereroe li ha indossati Donnarumma, bravo a girare in rete (forse con una ma- no) un cross tagliato di Di Lorenzo e a riportare avanti la capolista. Ma la cosa che colpisce di più è il cinismo dell’Empoli: tre gol nei primi tre tiri nello specchio sono un tesoro preziosissimo che in pochi possono permettersi. E a nulla serve l’arrembaggio finale del Cesena, che ci mette tanto cuore ma poca qualità. E i numeri sono impietosi e vedono il Cesena quasi dominare (6-4 i tiri in porta, 9-1 quelli fuori), ma non basta. Per la salvezza servono punti, non rimpianti. L’Empoli, invece, può già permettersi di organizzare la festa per la Serie A.