La Gazzetta dello Sport

Il Perugia va con il brivido Cuore Carpi: pari sfiorato

●Di Carmine e Gustafson sono decisivi Un rigore negato fa infuriare gli emiliani

- Davide Setti CARPI (MO)

È

un colpo col brivido finale quello che permette al Perugia di rimanere sul treno di chi sogna la Serie A diretta. Dopo due piccole frenate la squadra di Breda infila il quinto acuto esterno interrompe­ndo la striscia casalinga del Carpi che durava da 6 mesi (11 gare). Fino all’87’ quello umbro sembrava un successo limpido, scandito dal diciottesi­mo centro di Di Carmine e dal primo in Italia di Gustafson. Poi il gol di Concas e un contatto Mustacchio-Garritano in area umbra non fischiato in pieno recupero da Di Martino hanno acceso le recriminaz­ioni della squadra di Calabro, che scivola a -3 dalla zona playoff.

EPISODI Il ritorno di Buonaiuto dal 1’ assieme al grande ex Bianco (146 gare e 5 anni a Carpi, per lui tanti applausi) permette a Breda di tornare al 35-2, mentre Calabro ne cambia cinque dopo le deludente gara di Brescia, chiedendo a Sabbione di dare una mano all’isolato Melchiorri in attacco. Per 45’ la gara regala poco, due occasioni per parte che il Perugia è più abile (e fortunato) a sfruttare.

La diciottesi­ma perla di Di Carmine, bravo a girarsi in area senza grandi marcature, nasce infatti da un tiro sbagliato di Buonaiuto che diventa assist. Il Carpi, che rischia il 2-0 quando Gustafson sul dischetto fallisce la stoccata, meriterebb­e il pari per quel poco che produce. Sabbione lo sfiora in modo altrettant­o rocamboles­co, dopo un’uscita scellerata di Leali. Poi è il palo a dire di no a Jelenic che su punizione dai 25 metri aveva sparato rasoterra in modo preciso.

PROTESTE Nella ripresa il primo reclamo emiliano per un contatto Volta-Melchiorri non fischiato in area, poi lo stesso Melchiorri dopo una grande giocata spara sull’esterno della rete. Ma quando Calabro con Concas passa al 3-4-1-2 il Perugia segna: Jelenic perde palla in uscita e Terrani serve a Guastafson la palla del 2-0. Il Carpi soffre il raddoppio, Di Carmine e Terrani sfiorano il tris, poi nel finale il Perugia rischia di buttare via tutto. Concas la riapre a 3’ dal 90’ con un colpo di testa su cross al bacio di Garritano, poi nei 5’ di recupero Mustacchio affonda in area Garritano, senza che Di Martino fischi un rigore apparso netto. Al 95’ i giocatori emiliani se la prendono con l’arbitro, allontanat­i dal d.g. Scala prima che la protesta degeneri. Il Perugia, invece, festeggia un successo d’oro.

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