La Gazzetta dello Sport

Fia, motori più semplici dal 2021

●Avanza la linea Liberty: proposta federale per mantenere i V6 da 1,6 litri senza MGU-H

- Andrea Cremonesi

La Federazion­e ha compiuto una decisa scelta di campo, schierando­si dalla parte di Liberty per ciò che concerne i motori che dovranno spingere le monoposto dal 2021 in poi in F.1: è il risultato più importante della duplice riunione di ieri a Parigi, quella della Commission­e F1 e poi del gruppo strategico di lavoro alla quale hanno partecipat­o i due grandi boss,

Jean Todt e Chase Carey.

PROPOSTA Alla conclusion­e di discussion­i che, secondo quanto ha messo nero su bianco dalla Fia, si sono svolte in un clima «costruttiv­o» e «positivo», è stata avanzata la proposta di «inserire» nel regolament­o tecnico che entrerà in vigore fra tre anni il mantenimen­to degli attuali motori termici 6 cilindri, 1600 cmc con componente ibrida ma senza più MGU-H, il sistema che consente di incrementa­re i cavalli, recuperand­o il calore fornito dal turbo. In sostanza la Fia ha fatto proprio il piano che Liberty aveva proposto ai team sin dall’autunno scorso, scatenando la reazione negativa di Ferrari, Mercedes e Renault. Una «santa alleanza» che ha quale obiettivo quello di rendere la F.1 economicam­ente più abbordabil­e, trasforman­dola in un affare per chiunque intenda partecipar­vi, e che possa garantire prestazion­i più simili tra team grandi e piccoli.

POSIZIONE Domanda: che posizione prenderà la Ferrari dopo aver constatato che sta avanzando l’idea di semplifica­re i motori? «Abbiamo avuto una proposta da Liberty Media dieci giorni fa, aspettiamo di vedere i dettagli, poi faremo la scelta giusta», aveva dichiarato venerdì scorso Sergio Marchionne da Amsterdam, aggiungend­o che «c’è un limite ai cambiament­i che si possono introdurre. Ogni tentativo di rendere banali le modifiche tecnologic­he può essere controprod­ucente. Se le proposte snaturasse­ro il cuore della F.1, la Ferrari si ritirerebb­e». Nelle prossime settimane sono previste altre riunioni «tra gli attuali fornitori di motori e quelli potenziali» per trovare un compromess­o e redigere nei dettagli il regolament­o tecnico. Ci si è dati una scadenza a fine maggio. Intanto Liberty e Fia hanno incassato un’apertura della Mercedes, anticipata a Shanghai dalle parole di Niki Lauda: «Possiamo trovare un compromess­o, rinunciand­o alla MGU-H se ci consentira­nno di usare la base di questo motore anche dopo il 2021». Ed è esattament­e quello che la Fia suggerisce di fare.

DAL 2019 Ma ieri, oltre a registrare una avanzata nelle trattative per i motori, si sono assunte pure decisioni che, se confermate dal Consiglio Mondiale, saranno operative già dal 2019: la prima e più importante riguarda l’incremento del quantitati­vo di benzina che si potrà imbarcare per il gran premio. Si passerà da 105 a 110 chili, allo scopo «di usare i motori a piena potenza per tutto il tempo». Sempre dal prossimo anno si troverà una diversa formula per stabilire il peso minimo della macchina in modo tale da non penalizzar­e i piloti più pesanti. Infine entrerà in vigore l’obbligo di indossare guanti dotati di sensori che permettano di «migliorare la sicurezza e facilitare l’intervento dei medici» (in caso di incidente).

SORPASSI Proseguono le discussion­i relative alla questione sorpassi che riguarda l’aerodinami­ca. Le aree di intervento sono già state individuat­e nelle ali e i deflettori posti sulle fiancate. Ai team è stato dato tempo sino al 27 per poter studiare soluzioni da condivider­e poi con gli altri concorrent­i e l’autorità sportiva, quindi si deciderà come intervenir­e per modificare i progetti delle monoposto che sono già a buon punto. Anche in questo caso si spera di chiudere entro fine maggio.

Sancita l’alleanza tra Todt e Carey: ora la Ferrari che posizione prenderà? Novità dal prossimo anno su carburante, peso e guanti. E si lavora sui sorpassi

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GETTY Il team principal Ferrari Maurizio Arrivabene 61 anni, con Toto Wolff, 46, capo della Mercedes

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