La Gazzetta dello Sport

«Voglio un figlio e un altro scudetto Giocherò a 40 anni»

●La capitana di Novara sfida Conegliano: «A 18 anni avevo molta più paura, a 39 ti godi questi momenti»

- Davide Romani

La regina della pallavolo italiana non poteva mancare al gran ballo della finale scudetto. Francesca Piccinini è pronta a giocarsi la nona serie playoff per il tricolore della carriera. E il saldo è in positivo: 5 vittorie e 3 sconfitte. A 39 anni la capitana di Novara continua a vivere per la pallavolo dividendos­i tra il campo e l’avventura in Consiglio Federale. Con un pensiero anche al futuro da mamma.

E’ la finale scudetto numero 9…

«Arrivare a giocarmi nove finali scudetto non è una cosa da poco. Non è stato facile e qui a Novara è la seconda consecutiv­a. Un altro bel risultato. Ma di chi arriva al secondo posto non si ricorda nessuno. Delle otto già giocate infatti si ricordano di più le 5 vinte».

E’ seconda dietro Manuela Benelli per numero di finali giocate.

«Una cosa incredibil­e, fantastico dietro una campioness­a del calibro della Benelli che ha fatto la storia della Ravenna di Guerra. E’ un traguardo a cui tengo molto come le 6 Champions vinte (l’ultima nel 2016 con Casalmaggi­ore, ndr)».

Il futuro è ancora in campo?

«Sono arrivata a 39 anni e preferisco pensare anno per anno al mio futuro sportivo. Conclusa la finale staccherò la spina per un qualche giorno e poi penserò al 2018-2019. Credo ancora da giocatrice».

A Novara?

«Qui mi sono trovata bene. L’anno scorso ho vinto uno scudetto (il 5° della carriera, ndr), quest’anno abbiamo già alzato due trofei. E c’è Barbolini, un tecnico con cui ho vinto molto (con la riconferma di Plak, Novara sta però pensando a una delle due americane Robinson o Bartsch, ndr)».

Com’è giocare una finale a 39 anni?

«Sei in grado di goderti l’evento in tutte le sue sfaccettat­ure. A 18 anni hai molte più paure».

Novara-Conegliano al 7° atto e minimo si arriverà a 9 partite…

«E’ la finale più attesa senza nulla togliere a Busto Arsizio e Scandicci. Sia noi che l’Imoco siamo sempre state ai vertici del campionato, ci siamo giocate le finali degli altri due trofei e anche in Champions ci siamo fatte valere. E’ il giusto epilogo di questo campionato».

Che finale sarà?

«Penso che potremmo arrivare a gara-5. Nei 6 precedenti c’è sempre stato grande equilibrio (bilancio di 4 vittorie a 2 per Novara, ndr). Ci conosciamo così bene che sarà difficile trovare ormai punti deboli reciproci. Anche perché siamo due squadre molto simili. La differenza la faranno i particolar­i e la condizione fisica».

Due traguardi già raggiunti. Ma c’è da digerire l’eliminazio­ne nei quarti di Champions League…

«E’ presto per tracciare un bilancio ma abbiamo già vinto 2 trofei come la Supercoppa e la Coppa Italia. E ora ci giochiamo il 3° di quattro obiettivi stagionali. Peccato per la Champions. Dobbiamo trasformar­e questa delusione in energia positiva».

In questa finale si vivrà anche una sorta di passaggio di consegne tra generazion­i. Quando lei giocò la sua prima finale nel 1997 a 18 anni, Paola Egonu non era ancora nata.

«Sicurament­e Paola inizierà un lungo percorso con le finali. E’ un po’ come successo a me con Irina Kirillova (campioness­a russa che ha giocato con la giovane Piccinini, ndr). E a Egonu consiglio di godersi ogni momento di questi appuntamen­ti così difficili da raggiunger­e. Se pensate che in 23 anni di A-1 sono solo alla nona finale…».

A 39 anni la voglia di sposarsi e creare una famiglia non le manca?

«Credo sia il desiderio di ogni donna. Ci sarà il momento anche per questo. Sono però cose private che per ora voglio custodire gelosament­e».

Intanto studia da dirigente in Consiglio Federale.

«Giocando ancora non sono una presenza costante. Ma cerco di tenermi aggiornata sulle decisioni e provo comunque a dare il mio contributo. E’ un’esperienza interessan­te che potrei continuare in futuro».

Finita la finale scudetto parte la stagione della Nazionale. C’è una giovane toscana che gioca con la maglia numero 12. Pietrini è la sua erede?

«Sono molto felice per la crescita di Elena (nata a Livorno, Francesca è di Massa, ndr) e il suo arrivo nel gruppo della Nazionale per quest’estate. E’ molto promettent­e e mi sembra una giocatrice molto completa. Non so se sarà la mia erede ma la seguirò con attenzione».

«IL MATRIMONIO ARRIVERÀ. MA SONO COSE PRIVATE...»

«BELLO INSEGUIRE IL RECORD DI 10 FINALI DELLA BENELLI» FRANCESCA PICCININI 39 ANNI

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 ??  ?? SEMPREVERD­E Francesca Piccinini, 39 anni, è alla 9a finale scudetto (5 vinte, 3 perse); come lei Liliana Bernardi, Alessandra Zambelli e Martina Guiggi: meglio solo Manuela Benelli con 10 finali TARANTINI
SEMPREVERD­E Francesca Piccinini, 39 anni, è alla 9a finale scudetto (5 vinte, 3 perse); come lei Liliana Bernardi, Alessandra Zambelli e Martina Guiggi: meglio solo Manuela Benelli con 10 finali TARANTINI

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