A tutto CR Simy quella rovesciata ai confini dell’impossibile
13 IL GOL AI BIANCONERI
I segreti del gigante nigeriano del Crotone che imita Cristiano Ronaldo
Grazie a Zenga e al vice Carbone
Una rovesciata per trasformarsi da gigante a nano dell’area di rigore, per esaltarsi in un difficile gesto atletico e tecnico. Un gol spettacolare, per ribaltare la Juventus, firmando la rete del pareggio che pesa tanto per il Crotone nella corsa-salvezza. Simy lo sgraziato, il nigeriano poco elegante sul piano calcistico, si è preso la sua grande rivincita. Perché, grazie al gol in acrobazia rifilato a Szczesny, si è meritato il paragone, scomodo eppur piacevole, addirittura con CR7. Dopo il portoghese Cristiano Ronaldo, con la sua perla Real nella sfida di Champions League, ecco lo spilungone nato a Lagos e sbocciato calcisticamente anche lui in Portogallo, che lascia una traccia indelebile allo Scida nella sfida impossibile con la Signora. Per Tochuwwu Simeon Nwankwo è un marchio d’autore, di quelli che conciliano il sogno del popolo rossoblù di agguantare la seconda salvezza consecutiva in Serie A. «Come Ronaldo, Simy come Ronaldo...», hanno intonato i tifosi allo stadio nella notte da ricordare.
LO SBARCO Tre reti nello scorso campionato, altri tre sigilli nell’attuale torneo: Simy, 26 anni da compiere il 7 maggio, è diventato, all’improvviso, l’ombelico dell’attacco nella squadra di Walter Zenga. Dopo l’infortunio di Budimir, ha trovato spazio nella formazione titolare: dal gol per il pareggio a Ferrara, ai centri realizzati in casa per il successo contro il Bologna e per il prezioso 1-1 conquistato contro la Juventus. Fanno quattro punti in più in classifica. «Io e Gianni Vrenna, attuale presidente, eravamo al calciomercato a Milano nel luglio 2016 – racconta Peppe Ursino, direttore sportivo del Crotone, capace di scovare tanti talenti, con straordinarie plusvalenze nel bilancio, nella sua lunga avventura nel club pitagorico –. Con la cessione di Budimir alla Sampdoria, cercavamo un attaccante con determinate caratteristiche. Mio figlio Graziano, allora osservatore di… famiglia e ora d.s. fresco di esame superato, mi inviò un video su Simy, segnalatogli da un procuratore. Protagonista nella Segunda Liga, in Portogallo, prima nel Portimonense e poi nel Gil Vicente, il nigeriano si faceva valere per la forza nella progressione e, con quelle leve lunghe, sapeva imporsi anche nella gestione del pallone. Ci impressionò subito, tanto che perfezionammo l’acquisto in poco tempo».
CRESCITA E’ costato, tra cartellino e oneri di procura, meno di 500 mila euro. Contratto triennale, sino al 2019, con ingaggio netto di 180 mila euro nella prima stagione, Simy è cresciuto grazie alle cure soprattutto sul piano tattico di Nicola e poi Zenga. «Il giocatore doveva entrare nei meccanismi del calcio italiano; in particolare ha lavorato per affinare la tecnica e imparare a giocare di squadra – fa notare Ursino –. Un po’ mi ricorda Cruz, per le movenze e per la capacità nella corsa lunga. Da qualche mese, è passato sotto la guida di un “maestro” come Benny Carbone, il vice di Zenga, al quale è affidato l’allenamento specifico della fase offensiva».
LUNGO E … CORTISSIMO Fa effetto vederli nelle esercitazioni tattiche uno vicino all’altro: l’ex goleador tascabile, 169 centimetri di fantasia, rapidità e colpi geniali, e il gigante grezzo, di 198 centimetri, campione di generosità nella battaglia agonistica di ogni match. «Da un campione come Cristiano Ronaldo t’aspetti sempre un’invenzione, una giocata spettacolare, come appunto la rovesciata-gol nella partita con la Juventus, con un numero straordinario in elevazione a quasi 2 metri e mezzo da terra – sottolinea Carbone, 46 anni –. Invece, mai puoi immaginare che un “pennellone” come Simy riesca ad abbassarsi tanto per coordinarsi in una rovesciata a pochi centimetri dal terreno di gioco. Sì, con quel colpo, ha rovesciato ogni legge della natura…». Scherza Benny, ora può godersi la crescita costante dell’attaccante sul quale Zenga e il suo staff hanno lavorato tantissimo. «A gennaio aveva richieste di mercato, a quanto pare anche dalla Cina, ma Simy ha stupito tutti – dice il “secondo” di Zenga –. Ha parlato chiaro con Walter e con i dirigenti: “resto a Crotone, perché conquisterò il mio spazio e segnerò i gol per la salvezza”. La sua determinazione, la sua voglia di imporsi ci hanno intrigato. Educato, riservato, sempre professionale, Simy ha avuto un piccolo “scontro” verbale proprio con me. Quando giocava poco, qualche mese fa, ho dovuto pungolarlo in allenamento, perché mi era sembrato un po’ demotivato. Ci siamo beccati sul campo, però nello spogliatoio è venuto subito a scusarsi: un abbraccio e abbiamo dimenticato tutto. Deve migliorare tanto nella tecnica e nella difesa del pallone. Tocco d’esterno e girata sul difensore, così deve puntare più velocemente la porta avversaria. Magari ci regalerà altri gol pesanti nella lotta per restare in A. Poi a fine campionato sarà festa anche in famiglia: Simy si è sposato la scorsa estate e da qualche settimana la moglie è incinta. Magari si sente più responsabile!». Carbone, lo specialista nei gol acrobatici («in rovesciata ne ho segnati due anche in Inghilterra, quando giocavo nello Sheffield e nell’Aston Villa, ma da un tipetto come me te lo potevi aspettare un gesto atletico…») lancia il gigante che ha saputo abbassarsi tanto per capovolgere la Signora e tenere aperti corsa-scudetto e pratica-salvezza.
SCOPERTO DAL FIGLIO DEL D.S. DEL CROTONE URSINO, AFFINATO DA ZENGA E DAL SUO VICE CARBONE: «HA SMENTITO LE LEGGI DI NATURA»