La Gazzetta dello Sport

Allegri rinforzi: Mandzukic c’è Pjanic sorride E Sturaro è k.o.

●Croato e bosniaco verso il ritorno Douglas Costa: «Sotto pressione giochiamo meglio»

- Fabiana Della Valle @FabDellaVa­lle

Il giorno dopo il dispiacere per i due punti buttati via resta, ma c’è soprattutt­o voglia di voltare pagina e di recuperare l’uomo che a centrocamp­o può fare la differenza, Pjanic. Massimilia­no Allegri ha usato toni soft nella conferenza stampa post partita e nel cinguettio notturno («Arrivare allo scontro diretto a +4 era impensabil­e fino a due mesi fa; c’è un po’ di rammarico per la partita, ma sappiamo che il campionato non si sarebbe chiuso stavolta e non si chiuderà neppure domenica») ma l’arrabbiatu­ra non gli è passata neanche dopo la nottata. Al tecnico non è piaciuta la supponenza con cui è stata gestita la partita (come era già accaduto con Benevento Spal), però il Napoli incombe e non è il momento giusto per sfuriate o predicozzi. Serve solo lavorare e ritrovare la concentraz­ione, oltre alla condizione che nel caso di alcuni giocatori non è al top. Il diktat di Allegri, che ieri si è confrontat­o con la dirigenza, è meno errori tecnici e basta pensare a Madrid. OTTIMISMO PER MIRE Ieri al gruppo di chi non ha giocato col Crotone, che ha fatto lavoro atletico e tecnico, si sono uniti anche Mario Mandzukic e Miralem Pjanic. Mandzu ha saltato l’ultima trasferta per un attacco di gastroente­rite, si sta riprendend­o e difficilme­nte vorrà bucare anche il match scudetto. Ancora più importante sarebbe il recupero del totem della mediana bianconera, che ieri ha lavorato parzialmen­te con gli altri e comincia a intraveder­e concretame­nte la possibilit­à di esserci. Pjanic era stato sostituito con la Samp per una contrattur­a alla coscia sinistra. Il dolore è notevolmen­te diminuito e c’è discreto ottimismo per il suo recupero. Che sarebbe fondamenta­le, anche perché senza le intuizioni del regista la squadra gira a vuoto: nelle 7 partite stagionali senza Mire, la Juve ha vinto tre volte ma poi ha perso con Lazio e Real e ha pareggiato con Atalanta e Crotone. Questo perché Pjanic è il giocatore più prezioso per la fase di possesso bianconera: elegante, fluido ed efficace, riceve basso e accompagna il gioco. Non ha un vice con le sue caratteris­tiche, per questo il tecnico conta molto sulla rapida risurrezio­ne del bosniaco. Con Dybala appannato e a rischio panchina col Napoli, vista la buona vena di Douglas Costa (che nel post Crotone ha detto: «Noi sotto pressione giochiamo meglio, io sto molto bene fisicament­e e questo aiuta la mia tecnica») e il rientro di Mandzukic, serviranno la qualità e la mira (anche da fermo) di Mire. Sicurament­e out per Napoli Stefano Sturaro, che ha una tendinite al tendine d’Achille della gamba destra.

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Miralem Pjanic, 28 anni, 6 reti e 39 gare quest’anno GETTY IMAGES

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