Adopo? No, adesso: il nuovo Pogba ha la maglia granata
●Classe 2000, centrocampista della Primavera, è nato in Francia ed è arrivato in Italia a gennaio
Ha un nome e un cognome, il nuovo Paul Pogba. Si chiama Michel Ndary Adopo e dallo scorso gennaio vive a Torino, ma sulla sponda granata. A scoprirlo è stato il responsabile del settore giovanile del Toro Massimo Bava: proprio come il centrocampista del Manchester United, anche Adopo è nato in Francia ed è cresciuto nel Torcy, una ventina di chilometri da Parigi, da dove è arrivato a Torino a titolo definitivo nel corso del mercato di gennaio. La carriera di Adopo, fino a questo punto, ha seguito in fotocopia quella di Pogba, cui lo accomuna anche quel fisico da corazziere: perché se l’ex bianconero è alto 191 centimetri, il «fratello minore» granata gli si avvicina essendo alto 187 centimetri.
DUE FASI Classe 2000, Adopo è un centrocampista moderno bravo in entrambe le fasi di gioco: sa sfruttare la fisicità quando si tratta di alzare la diga di fronte agli avversari ma è bravissimo anche quando si tratta di impostare il gioco e di inserirsi in area avversaria per andare a colpire. «Michel ha prospettive importanti, ma è ancora molto grezzo e deve imparare a gestirsi e a gestire i momenti» dicono a Torino dove si cerca di frenare l’entusiasmo per non comprometterne la crescita. Pur sapendo bene di avere tra le mani un vero e proprio gioiellino.
INTERNO DESTRO L’etichetta di nuovo Pogba che porta con sé da anni non sembra però intimidirlo più di tanto, visto che al Torino ha saputo inserirsi velocemente rendendosi subito utile allo schieramento di Federico Coppitelli che lo utilizza da interno – preferibilmente destro - in un centrocampo a quattro. Ne sa qualcosa anche il Milan: proprio contro i rossoneri nella finale di andata di Coppa Italia Primavera vinta 2-0 al Filadelfia, il centrocampista francese è infatti risultato decisivo. Perché è riuscito a mettere in mostra tutte le proprie qualità con una partita da 7 in pagella, certo, ma anche perché ha inventato l’assist del 2-0 per Rauti al termine di una galoppata in cui ha abbinato potenza fisica e resistenza anche a una notevole qualità. Proprio quella giocata decisiva per l’assegnazione della Coppa Italia è diventata il biglietto da visita per il popolo granata che da qualche settimana lo sta seguendo con sempre maggior curiosità. E d’altra parte proprio l’andata-ritorno fra Filadelfia e San Siro contro il Milan, rappresenta per Adopo il doppio momento più alto della sua breve carriera. Con una certezza: che il centrocampista ex Torcy ha tanta voglia di guadagnarsi il cuore del popolo granata proprio come nel passato ha saputo fare Pogba con quello dei cugini bianconeri.